LA 4 GIORNI DI VOCI PER LA LIBERTÀ CONTINUA A SORPRENDERE.
Rosolina Mare- Il più importante festival musicale dedicato al tema dei diritti umani in Italia, Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, giunge alla sua XXII edizione e non perde la voglia di sorprendere. Sul palco di Rosolina Mare (RO) ha già avuto inizio la semifinale del concorso artisti emergenti che porta sul palco musicisti provenienti da tutta Italia. Venerdì 19 luglio l’esibizione di Fabio Luongo ha introdotto la serata e la prima parte della competizione che ha visto alternarsi: Chiara Patronella, accompagnata dalla sua band, che partecipa con il brano “Pesci”; il grintoso gruppo rodigino Grace N Kaos, che porta in gara il brano “Nero”; Chiara Effe, già vincitrice del prestigioso Premio De André, che ha portato dalla Sardegna melodie ipnotiche e testi densi di significato, come quello del suo brano in gara “Mani stanche”, che parla di diritto al lavoro; infine un’inedita collaborazione artistica tra il giovanissimo Giovi e la Massimo Francescon band si è rivelata vincente: il loro brano in gara “Quello che io non so” è già valso loro il Premio Web Social.
Nella sera di (sabato 20) saliranno sul palco i secondi 4 semifinalisti (Bif, The Roomors, Enzo Beccia e Giulio Wilson), preceduti dall’opening act di Michele Mud. Ospite sarà La Municipàl, band salentina in decisa ascesa, il cui nucleo è costituito dai fratelli Carmine e Isabella Tundo. Pop/rock d’autore il loro, come testimonia l’ultimo album “Bellissimi difetti“.
Solo 5 degli 8 semifinalisti parteciperanno alla finale di domenica 21, che anticiperà l’attesissimo concerto di Roy Paci e Picciotto.
Ma il grande evento della serata è stato sicuramente il concerto dell’eclettico artista Gio Evan, che ha sorpreso il pubblico con un’esibizione di forte impatto: la foltissima chioma sciolta, salti e danze dal taglio tribale, momenti di poesia e intensi monologhi inediti. L’artista, che aveva nella stessa giornata presentato il suo ultimo libro “Cento cuori dentro”, ha espresso la sua gioia nel far parte di un progetto che ha nel suo DNA il tema della resistenza e della lotta alle ingiustizie.
Non sono mancati i ringraziamenti ufficiali: il presidente della Pro Loco di Rosolina Michele Grossato ha ribadito l’importanza di questa manifestazione che porta arte e cultura nel cuore della città, ma soprattutto che ha la volontà e il potere oggi più che mai necessario di smuovere le coscienze.
Francesca Corbo, di Amnesty International Italia che ha presentato lo slogan di quest’anno della manifestazione: “Sui diritti umani non si torna indietro”. Collegata a questa i tre gli appelli che sarà possibile firmare durante il festival: Codici identificativi subito (per gli agenti impegnati in operazioni di ordine pubblico), Fermiamo la detenzione e la tortura di rifugiati e migranti in Libia e Verità per Giulio Regeni. Stanno riscuotendo grande successo anche i laboratori didattici per bambini e le mostre ed esposizioni permanenti, sempre legate dal filo rosso dell’impegno sociale e del rispetto dei diritti umani: Inalienabile, Parliamone in piazza, In Arte DUDU e Love Difference.
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