CarabinieriRovigo

Furti ed atti vandalici, individuati i responsabili dopo una lunga ed articolata indagine.

ROVIGO-Sassaiola contro case e un’azienda. Così titolava un quotidiano locale il 17 marzo 2024, a seguito dei danneggiamenti provocati alle finestre di due abitazioni e alla vetrina di un esercizio commerciale di Bagnolo di Po, mediante il lancio di biglie di vetro. Nella circostanza, il cronista scriveva anche che è << Difficile pensare a un “semplice” vandalismo >> . Di lì al giorno successivo, infatti, un episodio analogo si sarebbe registrato a Stienta, ove danneggiata la vetrina di un’agenzia di autonoleggio.

Una prima conferma – pur limitata, ovviamente, allo stato attuale del procedimento, ancora nella fase delle indagini preliminari – del fatto che non si trattasse di << “semplice” vandalismo >> è conseguita alle investigazioni dei Carabinieri della Stazione di Castelguglielmo che, basate e proseguite nel solco di articolata attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Pesaro e Urbino, hanno portato al deferimento di due uomini, un 31enne serbo e un 24enne italiano, entrambi gravitanti nella provincia di Caserta e con precedenti di PG.

Gli Agenti marchigiani, il 16marzo 2024, in conseguenza di un furto di targhe – anteriore e posteriore – da una monovolume, in Sant’Arcangelo di Romagna (RN), inseguivano un’Alfa Romeo Stelvio”, cui applicate le predette targhe e con a bordo i suddetti indagati e loro due sconosciuti correi, che abbandonavano il SUV a Pesaro, Strada Panoramica San Bartolo, dileguandosi, ma lasciando a bordo refurtiva riconducibile a furti in abitazione consumati a Colle Umberto (TV) e a San Martino di Venezze, rispettivamente il 13 e il 15 marzo 2024. All’interno dell’abitacolo erano rinvenute anche delle fionde e delle biglie, queste ultimi compatibili, per forma e colore, con quelle rinvenute a Bagnolo di Po, in prossimità dei luoghi teatro dei danneggiamenti. Pertanto, in analogia con le ipotesi investigative formulate dagli Agenti della Squadra Mobile pesarese, si deve ragionevolmente ritenere che i danneggiamenti registratisi nei comuni polesani siano da inquadrare, verosimilmente, quale modalità di accertamento della presenza di persone nei luoghi individuati come potenziali obiettivi di furto. Peraltro, l’ipotesi investigativa è avvalorata anche dalla presenza a Bagnolo di Po del summenzionato SUV, come rilevata dal tracciato del dispositivo G.P.S. in dotazione al veicolo, il cui transito è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza di un esercizio commerciale del luogo. Come detto, il procedimento è nella fase delle indagini preliminari.

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