AdriaComunicati stampa

Spostate le attività del Cse alla galleria degli artisti.

ADRIA-Sono state spostate in questi giorni  le attività del Centro Socio Educativo (Cse), dall’ex scuola Anna Frank   alla galleria degli artisti in centro città, in vista dell’avvio lavori di riqualificazione, sia strutturali che energetici, all’edificio comunale . A darne notizia l’assessore ai Servizi Sociali Sandra Moda che spiega “Le attività di ricerca per la nuova sede sostitutiva per il periodo strettamente necessario durante la ristrutturazione della vecchia sede, si è presentato di non facile soluzione, in primis per tutte le limitazioni che il periodo COVID ha imposto con le sue normative, come ad esempio l’impedimento di utilizzare spazi condivisi con altri enti o associazioni. Altro  fattore  che ha influito nella decisione  finale per l’edificio situato in centro città, è stato il trasporto dei ragazzi con i pulmini, dalla scuola di  frequentazione fino alla nuova sede temporanea del  Cse . La decisione della Galleria degli artisti, è risultata quindi   la soluzione temporanea più ottimale   per garantire la continuazione dei servizi importanti   studiati per dare un supporto alle famiglie con minori dai 6 ai 14 anni, gestiti in convenzione dalla cooperativa Peter Pan, che si traducono in  attività di sostegno educativo pomeridiano, anche per minori con disturbi di DSA, di aiuto nello svolgimento dei compiti ed attività ricreative, compreso il servizio di mensa e trasporto post-scuola”.

“Gli interventi di riqualificazione dell’edificio pubblico, inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche- ricorda l’assessore ai lavori pubblici Marco Terrentin- saranno realizzati nel giro di sei mesi, salvo imprevisti, secondo il crono programma lavori che prevede  un importo complessivo di 315mila euro. Con 108mila euro  provenienti  come  contributo Gse (Gestore  dei Servizi Energetici) provenienti dal decreto interministeriale (Sviluppo Economico, Ambiente e Forestali) del 2016, destinato ad interventi di efficientamento energetico, e il resto con fondi   dall’avanzo di amministrazione con fondi provenienti dall’ex fondazione. Un importo, i 207mila euro, fermo nelle casse comunali dal 1986 e  sbloccato dall’attuale amministrazione civica per la validità del progetto di reinvestimento ad utilità socio assistenziale, espressa dalla Regione Veneto”.

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