L’Impegno della Memoria-Ottant’anni dall’Eccidio di Malga Bala a Rosolina.
ROSOLINA-(RO)-Il comune di Rosolina, ha celebrato il 26 marzo l’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei dodici carabinieri trucidati a Malga Bala, oggi Slovenia. Il sacrificio dei giovani militari ebbe l’alto riconoscimento, da parte dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della medaglia d’oro al Merito Civile alla Memoria. Tra i giovani carabinieri l’amministrazione annovera il concittadino Antonio Ferro a cui è dedicata la piazza a Volto.
La cerimonia è iniziata alle 10 in piazza Antonio Ferro,a Volto, alla presenza del prefetto Clemente Di Nuzzo, il Questore di Rovigo,Giovanni Battista Scali, le autorità militari,le associazioni combattentistiche e d’arma, don Stefano Doria e alcuni cittadini. Un’occasione in cui l’Assessore Sara Biondi ha consegnato alcune riflessioni degli alunni del plesso scolastico di Volto di Rosolina ai famigliari di Antonio Ferro. A presenziare per la famiglia Natalia Ferro, sorella di Antonio Ferro, affiancata dalle nipoti: Antonietta Ferro con il marito Amedeo Farinelli, Livenza Rossi con il marito Vincenzo Farina, Inga Ida Antonella Rossi con il marito Luigino Porzionato, le pronipoti Serena Porzionato, Silvia Farina e i pronipoti Sofia Tagliatti e Pietro Milan.
Successivamente le autorità civili e la famiglia si sono spostate alla scuola media Marin Sanudo Il Giovane, dove il dirigente scolastico Romano Veronese ha concesso il microfono per i saluti istituzionali al sindaco Michele Grossato, al colonnello dell’arma dei carabinieri Edoardo Campora e successivamente alla pronipote Silvia Farina che ha raccontato chi era Antonio Ferro. La docente Antonella Zennaro ha presentato agli alunni il contesto storico del 1944, anno in cui avvenne la tragedia di Malga Bala. L’attore Enea Marangoni ha recitato il monologo sulla vita di Antonio Ferro, scritto da Silvia Farina, accompagnato da un sottofondo musicale curato dal docente Simone Vidali.
A chiudere la mattinata l’assessore all’istruzione Sara Biondi che ha consegnato un segnalibro agli studenti delle scuole medie.” Si tratta di un oggetto che serve a mantenere il segno nella lettura, ma simbolicamente rappresenta anche il dovere di ricordare la storia e imparare dagli errori del passato. Utilizzando i tre QR code interattivi riportati sul segnalibro, gli studenti possono esplorare la storia in modo coinvolgente e moderno. Il segnalibro diventa quindi un testimone simbolico, tramandato di generazione in generazione, affinché la memoria di Antonio Ferro e degli altri carabinieri non vada mai perduta”. Guendalina Ferro.
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