Le riflessioni del gruppo Cultura del Movimento Civico Ibc, sui contenuti dell’incontro di Luca Mercalli al Ferrini.
ADRIA-“ Spesso ci sorprendiamo di come i messaggi forti veicolati da alcune trasmissioni televisive rimangano inascoltati e non producano gli effetti attesi. Parimenti la forza delle parole pronunciate dal presidente della società Meteorologica Italiana Luca Mercalli sul clima e sull’ambiente venerdì sera al Ferrini, rischia di non tradursi in azione concreta se ciascuno dei presenti non assumerà comportamenti conseguenti ai dati forniti e alle informazioni condivise sulla necessità di ridurre drasticamente l’uso delle fonti fossili di energia. Solo così, infatti, si riuscirà a contribuire a diminuire le emissioni, causa dell’aumento della temperatura globale”sono le parole di Leonardo Bonato, referente per il gruppo di lavoro(Gdl) cultura del Movimento Civico Ibc, all’indomani dell’incontro promosso al Ferrini, dal locale circolo Lions “Contarina-Delta Po”
“Se non si invertirà la tendenza-prosegue Bonato- tra 8 anni si supererà il punto di non ritorno e i mutamenti climatici risulteranno drammaticamente irreversibili: questo Il messaggio più duro di Mercalli. E allora, dobbiamo chiederci, perché questi temi non sono ai primi posti delle agende politiche nazionali? Perché nelle campagne elettorali amministrative, che anche in questi giorni si stanno svolgendo, non si fanno proposte e non ci si confronta sul da farsi? Probabilmente perché si è abituati a cercare soluzioni solo per i problemi quotidiani e a non avere una visione futura, ma il futuro è ormai dietro l’angolo e ognuno per il proprio ruolo e la propria responsabilità deve fare la sua parte”-prosegue Bonato –
“Anche le scelte del più piccolo comune, infatti, possono essere significative. Venerdì sera si è parlato di efficientamento energetico, di mobilità, di consumo del suolo, di riforestazione, di come le scelte sull’ambiente possano avere conseguenze sociali oltre che sul clima e sullo stato delle nostre coste e dei nostri fiumi. Il Comune di Adria in questi anni ha fatto scelte qualificanti, dimostrando che cultura e sensibilità ambientale sono prerequisiti per bene amministrare: si sono ridotti i consumi di energia degli edifici e degli impianti di illuminazione pubblica, si sono piantumati centinaia di alberi riducendo anche l’impermeabilizzazione di alcune aree, si è puntato sulla mobilità lenta. Il percorso è tracciato, ma siamo all’inizio: tanto più diffusa tra la cittadinanza sarà questa sensibilità tanto più intenso sarà il contributo della comunità adriese alla riduzione della cosiddetta impronta ambientale. Educazione, consapevolezza, conseguenti comportamenti pubblici e privati: la cultura mai come in questo caso può essere fondamentale per risolvere il vero grande problema del presente”. “Impegno per il Bene Comune continuerà a fare la propria parte in tal senso-conclude Bonato- per concretizzare le raccomandazioni e gli auspici degli scienziati come Mercalli, sia stimolando azioni amministrative sia agendo sul piano culturale”.
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