C.S. AMBIENTE, SILVIA BENEDETTI (M5S): INQUINAMENTO PFASS, GLI AGRICOLTORI NON SIANO LASCIATI DA SOLI A PAGARE IL PREZZO PIU’ ALTO.
Comunicato stampa-“Di fronte alla drammatica situazione dell’inquinamento da Pfass in Veneto si corre il serio rischio che gli agricoltori, anche in qualità di lavoratori del comparto, paghino il prezzo più alto. Questo non si può accettare.” È quanto dichiara la deputata Silvia Benedetti, firmataria di molteplici atti parlamentari volti a chiedere al Governo azioni concrete a sostegno degli agricoltori veneti. “Non può restare inevasa la richiesta sacrosanta, pervenuta dal mondo di chi opera nel settore agricolo, di parametri certi sulla soglia di inquinanti presenti nelle acque con cui si abbeverano gli animali e si irrigano i campi, così come è doveroso da parte del Governo dare una risposta immediata per fare fronte alla crisi che per ovvie ragioni rischia di precipitare su chi lavora di agricoltura, soprattutto considerando il fatto che l’inquinamento da Pfass ha contaminato anche la catena alimentare, come risulta da una serie di prime analisi effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità in alcune zone del Veneto. Sia sul siero umano che su alcuni alimenti come uova e pesci emerge infatti la presenza di contaminazione, come abbiamo sottolineato in una risoluzione indirizzata al Governo a dicembre.” Prosegue la deputata che, per altro, già a maggio 2016 aveva sollevato la questione e chiesto al governo azioni concrete per tutelare agricoltori e allevatori coinvolti da questa critica situazione.
“Anche sulla base di quanto ha sollecitato l’ISS sia riguardo l’importanza di approfondire gli aspetti legati alla produzione e consumo di cibo locale e alla conseguente assunzione di tali contaminanti da parte delle fasce di popolazione più esposte, sia riguardo la rilevanza di pratiche agronomiche e zootecniche per ridurre il trasferimento della contaminazione dai comparti ambientali a quelli agro zootecnici, il Governo avrebbe già dovuto rispondere in modo tempestivo e mirato, cosa che non è avvenuta. Non permetteremo che gli agricoltori siano lasciati da soli ancora una volta” Conclude Benedetti.
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