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Cinque Grandi Insegnanti Salutano il Polo Tecnico di Adria.

ADRIA-(RO)-Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Polo Tecnico di Adria ha accolto gli studenti con il consueto entusiasmo, ma con una significativa novità: cinque storici docenti, che per decenni hanno formato e guidato generazioni di studenti, hanno raggiunto il meritato traguardo della pensione. Michela Fantini, Perla Finotti, Roberta Laurenti, Leonardo Bonato e Armando Cavallari non sono più in cattedra, portando con sé una lunga e importante esperienza didattica e un legame profondo con l’istituto.
Per molti di loro, la carriera era iniziata proprio qui, quando la scuola era ancora conosciuta come la “Ragioneria” di Adria, ossia l’Istituto Tecnico “Giovanni Maddalena”. In quegli anni, la sede principale di via Dante conviveva con quella distaccata delle “Canossiane”, e proprio in questo contesto i cinque professori avevano sviluppato e consolidato la loro carriera, sempre fedeli a un’istituzione che per loro è stata più di una semplice scuola: una seconda famiglia.

L’ultimo collegio docenti a cui hanno partecipato è stato un momento di grande emozione, un saluto tra amici più che tra colleghi. Il clima era di allegra nostalgia, con ricordi che scorrevano tra le mura che hanno visto passare dirigenti scolastici di spicco, da Claudio Saccenti a Sara Manzin. Al centro dei pensieri di tutti, però, c’erano i tanti studenti incontrati nel corso degli anni, ora cittadini affermati e professionisti di successo.
Il loro pensionamento segna un vero e proprio passaggio di testimone: dalle mani esperte di Michela, Perla, Roberta, Leonardo e Armando alle nuove leve di insegnanti. Un’eredità importante che non riguarda solo l’insegnamento delle materie scolastiche, ma soprattutto la missione educativa di trasmettere competenze civiche, oltre che professionali. Il Polo Tecnico di Adria, che ha ereditato e ampliato il ruolo del “Maddalena”, continua ad essere un pilastro nel panorama culturale, civile ed economico del Polesine, grazie anche al solido contributo lasciato da questi insegnanti che hanno fatto della scuola una vera protagonista della vita locale.
L’impronta che Fantini, Finotti, Laurenti, Bonato e Cavallari hanno lasciato è profonda, e il loro esempio è una guida per le future generazioni di docenti, affinché l’istituto possa continuare a formare non solo professionisti, ma cittadini consapevoli e impegnati. GUENDALINA FERRO.

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