ROVIGO-Jazz Night in rosa nel giardino di palazzo Casalini.
La clarinettista Zoe Pia e la trombettista canadese Ingrid Jensen protagoniste della seconda serata del memorial Marco Tamburini.
ROVIGO – L’appuntamento con la seconda data della rassegna “Jazz Nights at Casalini’s garden – Memorial Marco Tamburini” – organizzata da RovigoBanca in collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio di Musica “F. Venezze” – è per sabato 7 luglio alle 21.15 con una serata al femminile.
Dopo il successo dell’inaugurazione, venerdì scorso, che ha registrato un ampio successo di pubblico, la quinta edizione del festival anima nuovamente il giardino di Palazzo Casalini con un altro evento musicale che vede questa volta protagoniste due eccellenti musiciste jazz. Due i concerti in programma: nella prima parte della serata si potrà assistere alla performance della clarinettista Zoe Pia. A due anni dall’uscita del disco che l’ha imposta all’attenzione del mondo del jazz italiano, ma non solo, «Shardana» (Caligola, 2016), la giovane clarinettista sarda presenterà finalmente il suo lavoro a Rovigo, città dove da qualche anno si è stabilita e nel cui Conservatorio ha completato gli studi jazzistici. Musicista di estrazione classica, ha infatti frequentato il Dipartimento Jazz del Venezze sotto la guida di Marco Tamburini. Proprio qui Zoe Pia ha incontrato i musicisti–amici capaci di condividere ed interpretare con passione le sue musiche: Roberto De Nittis, tastiere, Glauco Benedetti, tuba, e Sebastian Mannutza, violino e batteria. A seguire sarà la volta della straordinaria trombettista canadese Ingrid Jensen che con il Barga Jazz Ensemble, sotto la direzione di Massimo Morganti, si esibirà in “Little Sweet Suite”, opera inedita di Kenny Wheeler. Nata a Vancouver, Canada, nel 1966, diplomatasi molto giovane al Blerklee College di Boston, Ingrid Jensen è diventata presto uno dei migliori trombettisti in circolazione, tanto da risultare il più giovane docente nella storia del celebre Conservatorio Bruckner a Linz, in Austria. Ha suonato a lungo con la Vienna Art Orchestra ma da metà degli anni ’90 si è trasferita stabilmente a New York, dove è entrata a far parte dell’innovativa orchestra di Maria Schneider (1994–2012) ed ha collaborato con alcuni dei migliori jazzisti in circolazione, da Clark Terry a Bob Berg, da George Garzone a Gary Bartz, da Renee Rosnes ad Anat Cohen, da Melissa Aldana a Terri–Lyne Carrington, e soprattutto con la sorella Christine, brillante sassofonista ed arrangiatrice. Instancabile giramondo, Ingrid è strumentista richiesta anche in ambiti classici, oltre che per seminari e master class. Non è un caso che sia stata scelta quest’anno come “artista residente” nel prestigioso festival jazz canadese di Monterey, dove si esibirà sia alla testa del proprio gruppo sia a fianco della sassofonista Tia Fuller per rendere omaggio alla grande pianista Geri Allen, scomparsa la scorsa estate.
Ingrid Jensen suonerà in Italia per sole tre date, affiancata dal Barga Jazz Ensemble, formazione allargata composta da alcuni componenti della celebre orchestra del Barga Jazz Festival, manifestazione che si svolge ininterrottamente dal 1986 in Toscana, e che si caratterizza proprio per un concorso di composizione e arrangiamento per formazioni allargate. Proprio a Barga, ospite del festival, l’indimenticato trombettista canadese Kenny Wheeler, scomparso nel 2014, ha presentato una suite tuttora inedita. Recentemente riscoperte dal festival, le partiture di questa “Little Sweet Suite” sono state consegnate a Massimo Morganti per farle rivivere ancora una volta e forse per venire finalmente registrate. L’ensemble allestito per l’occasione suonerà soltanto ad Ancona, Rovigo e Barga. Un’occasione imperdibile ed un bellissimo modo per ricordare Kenny Wheeler, indiscusso maestro del jazz moderno, trombettista che ha sicuramente ispirato la Jensen e che ha lasciato un vivido segnale di maturità espositiva, di raffinata scrittura musicale e di grandissima personalità lungo una carriera musicale davvero prolifica. L’ingresso ai concerti non richiede prenotazioni ed è libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà al coperto presso l’Auditorium del Conservatorio in via Pighin, 2.
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