ADRIA-A teatro arriva La Barcaccia (al 50° anno di attività) con “La Serva Amorosa” di Goldoni.
Venerdì 5 Aprile arriva al Teatro Comunale di Adria la compagnia “La Barcaccia” di Verona con “LA SERVA AMOROSA” di Carlo Goldoni (inizio ore 21) per la regia di Roberto Puliero. Biglietteria venerdì aperta dalle ore 18 (in giornata, e nei giorni precedenti: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18 presso la Pro Loco di Adria in piazza Bocchi o sul sito www.vivaticket.it o nei negozi affiliati a vivaticket).
La celebre formazione scaligera, come sempre diretta da Roberto Puliero, presenta, a modo proprio, questa commedia del 1752 nella quale l’autore, fin dal titolo, pone al centro una sua tipica figura femminile: quella della serva saggia e affettuosa, sinceramente interessata al bene del suo padrone e della sua famiglia. Così è infatti Corallina, personaggio che Goldoni, nella prefazione al testo, sosteneva apertamente contro chi la riteneva troppo intelligente e di buon cuore per essere vera. “Io ne ho conosciute – scriveva – delle bene educate, delle pronte di spirito, capaci de’ più difficili, de’ più delicati maneggi”. Ma, in senso più ampio, è l’universo femminile in generale ad essere sostenuto da Goldoni, che in quel Settecento in bilico fra innovazione e conservatorismo fu certamente un progressista quanto a considerazione per le donne. La commedia ci porta a Verona, dove l’anziano mercante Ottavio è favorevole al matrimonio della serva Corallina con il figlio di primo letto Florindo, quale ricompensa per la sua dedizione e il suo altruismo. Molte donne avrebbero immediatamente accettato. E Corallina lo farà? Quello fra La Barcaccia e il teatro goldoniano è un rapporto di lunga data e particolarmente profondo. Fondata nel 1969, la compagnia dedica infatti da sempre un ruolo speciale al repertorio del veneziano, del quale ha proposto numerose commedie, dalle più note a quelle meno frequentate, con doveroso rispetto dell’originale ma puntando ad infondere freschezza e vitalità agli allestimenti. Molti i premi conquistati dalla formazione, sia come gruppo che a livello individuale. Roberto Puliero – attore e autore teatrale, satirico e umoristico, insegnante di Lettere (“specializzato in greco” ), giornalista – è un uomo che ha coniugato la cultura, l’insegnamento e il teatro.
In un’intervista che si reperisce sul web, rilasciata a Francesco Barana di Telenuovo, Puliero ha dichiarato: “Il teatro, la mia scelta di vita, la cosa più importante. Ho cominciato da piccolo nei teatri parrocchiali, ero un bambino cicciottello e con i boccoli biondi, così le varie compagnie, prima quelle piccole e poi quelle più importanti, mi chiamavano sempre. Finché nel ’69 ho fondato la Barcaccia, quest’anno festeggiamo i 50 anni di attività! Il mio è un teatro popolare, divertente o drammatico che sia, di chiara lettura e ampio respiro spettacolare. Amo coinvolgere la gente, per questo ho fatto diversi adattamenti anche di testi importanti. Se oggi il teatro è meno conosciuto è colpa dei teatranti che fanno delle cose pallose, difficili. Prendi la tragedia greca, la puoi leggere, la puoi studiare, ma non proporla a teatro. Ho un debole per Goldoni, questo è anche molto pericoloso. Ci sono molte compagnie di attori modesti che dicono “femo Goldoni perché el fa ridar, perché è in dialetto”. Lo conoscono superficialmente, Goldoni è un grande autore universale, rappresentato in tutto il mondo. Il rischio così è di declassarlo a folclorismo e io odio il dialetto come folclore, come comunicazione rozza, mi è sempre piaciuto portare in teatro il dialetto alto, quello del Ruzante. Il mio intento è far conoscere Goldoni per quello che è e per farlo tagliuzzo molto, anche intere scene, ma il miglior modo per esser fedeli a un classico è non essergli fedele del tutto. So che lui sarebbe contento, mi direbbe bravo, ai miei attori dico che io con Carlo ci parlo”.
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