LA NOTTE BIANCA DELLE BIBLIOTECHE
LA NOTTE BIANCA DELLE BIBLIOTECHE
12 Settembre 2014
“FOLE E FILÒ “ – Reading letterario con accompagnamento musicale
Sala convegni Biblioteca Comunale – Ex Macello
ORE 22.00
Una storia per ogni provincia, disegnando un percorso immaginario fra fiumi, grotte, cave e campi per far conoscere a bimbi e adulti storie e miti del Veneto. Con un repertorio creato fra tradizione orale, poesia e letteratura Filippo Tognazzo e Ivan Tibolla rivisitano in chiave moderna il genere dei cantastorie mettendo in racconto e musica l’immaginario e la storia di un territorio.
Fole e filò è una riproposizione di parte del patrimonio orale italiano in una nuova formula dinamica e coinvolgente. Fra le fonti utilizzate, oltre a racconti e leggende tradizionali, si ricordano le Fiabe Italiane di Italo Calvino, Veneto Perduto di Dino Coltro, Il cunto de li cunti di Giovanni Basile e varie contaminazioni poetiche con citazioni tratte dalle opere di Romano Pascutto, Ernesto Calzavara, Berto Barbarani e altri. La narrazione intreccia perciò racconti popolari, leggende e cronaca, ridisegnando un Veneto sconosciuto. Una storia per ogni provincia, attraverso un percorso immaginario fra fiumi, grotte, cave e campi per far conoscere ai bimbi storie e miti: la bambina di nebbia che appare e scompare nelle notti di novembre, il pesce siluro che dorme sul fondo nelle paludi rodigine, i briganti nascosti nelle dolomiti bellunesi, le anguane misteriose che popolano la laguna di Venezia…
Uno spettacolo sempre diverso
Fole e filò è costruito su una struttura variabile per essere adattato di volta in volta alla toponomastica e geografia del luogo dello spettacolo. Inoltre, nel corso della narrazione il pubblico è chiamato a suggerire la possibile evoluzione della storia e a introdurre nuovi personaggi. Il narratore, infatti, utilizza le funzioni di Propp e alcune strutture narrative di base per permettere al racconto di fluire senza intoppi integrando i suggerimenti del pubblico.
La musica come personaggio
In Fole e filò la musica ha una funzione non solo evocativa (suggerendo atmosfere e creando tensione), ma anche drammaturgica. Contribuisce, infatti, a sviluppare la storia, introducendo nuovi personaggi (sul modello di Pierino e il lupo di Prokof’ev) e, a volte, aiutando i protagonisti nelle loro peripezie. Nello spettacolo vengono utilizzati strumenti classici come fisarmonica, chitarra e flauto traverso, ma anche altri più esotici come hang, flauto bansuri e campana tibetana. Suggestivi effetti sonori vengono realizzati dal vivo, creando un’atmosfera magica e affascinante. Completano la parte musicale anche stornelli, strambotti, contrasti e villotte ispirati al canto popolare italiano e in particolare alle ricerche musicologiche di Roberto De Simone.
Fole e filò è uno spettacolo unico che saprà certamente stupire e incantare non solo il pubblico dei bambini ma anche gli adulti, aiutandoli a riscoprire un Veneto intriso di mistero e poesia.
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