La Regione Veneto non concede la riapertura delle scuole medie a Bottrighe.
Adria-”La decisione della regione sulla scuola di Baricetta è un macigno sulla comunità”.
“L’indicazione della Regione Veneto di non concedere la possibilità di riaprire le scuole medie a Bottrighe purtroppo è la dimostrazione che questa Regione non concede alle Comunità la possibilità di autodeterminarsi, di investire per costruire un futuro diverso. Come possiamo portare famiglie a Bottrighe? Come possiamo incentivare la natalità? Servono misure politico economiche e strumenti che aiutino queste scelte come i servizi, l’accesso alle case Ater, il ripristino della scuola media”.
“ La Comunità di Bottrighe merita questa possibilità, perchè è un centro di oltre 2mila persone, si trova all’interno del Parco del Delta, ha una vivace attività industriale artigianale ma soprattutto ha una comunità che si è sempre mossa per salvaguardare le scuole del paese, e la sua posizione geografica è importante perchè può attrarre famiglie e bambini dalle realtà vicine, oltre a un turismo che la può portare ad essere una perla del Delta.”
“Noi come Amministrazione faremo le nostre opportune verifiche su questa decisione, ma soprattutto continueremo ad investire e credere nella possibilità che il nostro territorio possa crescere. Continueremo a lavorare per la nostra comunità, collaborando col Comitato della Scuola dei genitori di Bottrighe, abbiamo dato spazi per l’apertura di una Sala espositiva dedicata ad Umberto Maddalena, punto di attrazione per i turisti che amano gli eroi delle forze armate, stiamo spingendo per il completamento della fibra, abbiamo partecipato ad un bando per portare una palestra digitale e per mettere delle colonnine di ricarica per le macchine elettriche.”
“In quest’anno e mezzo siamo andati più volte in Regione, per chiedere migliori servizi di trasporto pubblico, per salvare i Servizi Socio Sanitari dell’Ospedale e del Territorio, per la realizzazione della ciclabile VENTO che può aiutare il turismo e l’economia locale del Polesine, per avere più risorse per la nostra Casa di Riposo. Il nostro lavoro e il nostro sforzo purtroppo è stato forzatamente indirizzato maggiormente alla difesa di quello che abbiamo, perchè ad oggi manca la volontà politica della Regione di investire sul nostro territorio.”
“Senza investimenti siamo destinati a scomparire in Polesine, e ci auguriamo che alle prossime Regionali i nostri cittadini valutino come veniamo trattati. In quest’anno e mezzo il silenzio dei partiti a livello locale su molte di queste questioni è colpevole ed alcuni quotidiani titolando “Barbierato perde…”, dimenticano che Barbierato porta avanti le istanze della sua comunità e lascia il tempo che trova le reazioni di alcuni elementi della minoranza a cui sembra ci sia la malcelata speranza che le cose possano andare peggio”.
“ Una parte della minoranza non capisce che le scelte politiche regionali pesano su Adria e sul Polesine come dei macigni, e saranno difficilmente invertibili da chiunque venga dopo di noi, facendo passare il messaggio distorto che serve una giunta vicina alla politica della Regione per essere aiutati, mentre invece la politica si deve mettere al servizio della comunità per risolvere criticità e bisogni”. “ Abbiamo visto negli ultimi 10 anni di amministrazione locale di centro destra cosa è stato fatto dalla Regione per infrastrutture, scuole, servizi socio sanitari e i trasporti pubblici che di fatto non sono migliorati (tratta Adria-Venezia, declassamento degli ospedali Polesani ecc). Noi continuiamo nel nostro impegno, sicuri che un’alleanza con i Cittadini ci porterà ad ottenere ciò che è dovuto: la possibilità di costruire il nostro futuro, con le nostre mani e le nostre forze, sempre a testa alta” IBC, SiamoAdria, Adria Civica
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.