AdriaCasa di riposo

Continua il lavoro alla casa di riposo per il Cpi (certificazione prevenzione Incendi).

ADRIA-Presidente Mori “Continua in maniera incessante, il lavoro alla casa di riposo per il Cpi e il mantenimento della qualità dei servizi”. In questi 2 anni il Presidente Simone Mori, insieme ai membri del Consiglio di Amministrazione (CDA), alla Direttrice Spinello ed ai lavoratori, hanno affrontato situazioni e molto particolari, come effetto della pandemia, che hanno segnato l’attuale periodo storico.

Situazioni affrontate con impegno e costanza, dalla squadra coesa citata che ha organizzato con una particolare l’attenzione verso l’ospite, tutta una serie di attività sia in termine di servizi che di accoglienza per i loro famigliari “Appena ci siamo insediati come nuovo Consiglio Di Amministrazione (Cda) –spiega Mori- sono stati appaltati i lavori per il conseguimento del Cpi (certificazione prevenzione Incendi), certificazione necessaria per il proseguo delle attività in casa di riposo.

Gli interventi, che dovevano partire nel 2009, di fatto sono iniziati nel 2020, con il rinnovo del nucleo BLU, e dovrebbero concludersi per aprile 2022”. Il piano programma dei lavori negli altri 6 nuclei, che saranno adeguati alle nuove esigenze ed esperienze imposte dalla pandemia, procederanno poi con il metodo “ad orologio”, infatti si è scelto di avere sostanzialmente un nucleo libero (circa 25 posti liberi), per poter proseguire nei lavori dell’antincendio. “Oltre ai lavori strutturali all’edificio della casa di riposo, abbiamo avviato l’iter per la certificazione sismica dell’ente, cosa che doveva avvenire entro il 2017, ma che questo CDA ha iniziato nell’estate 2020. Le scelte prese per il 2022 sono purtroppo determinate dalla crisi energetica a livello mondiale, che ha come conseguenza un aumento smisurato del costo delle materie prime, e ha causato il rincaro delle bollette di luce e gas, per via dei costi per l’ente praticamente raddoppiati, che si aggiungono ai mancati nuovi accessi in struttura, causati dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Situazioni comuni per tutte le Rsa che hanno creato diverse difficoltà a livello economico, tanto da dover ragionare in maniera minuziosa su come impegnare le risorse in essere dell’ente. Basti pensare, per fare un esempio, che a marzo 2021 gli ospiti in casa di riposo erano 132 , contro lo standard di accreditamento di 200 ospiti, suddivisi in 147 non autosufficienti, 4 stati vegetativi e 43 autosufficienti. In tutto questo Le priorità dell’Ente sono e rimangono quelle di mantenere gli standard di accoglienza e di vita, attualmente in essere per i nostri “veci” . Nel dare stabilità nei servizi agli ospiti, abbiamo assunto a tempo indeterminato sei Oss, che da anni lavorano all’interno della struttura. Un’azione resa possibile attraverso un procedimento di stabilizzazione Azioni attuate per mantenere la qualità dei servizi , ma che ci porta a ritoccare le rette che avremmo voluto mantenere ferme, come lo sono state dal 2015 ad oggi.

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