La Venezia descritta da Luigi Groto sulle note del Buzzolla.
La lettura dei testi, di uno dei temi proposti nell’ambito di “Veneto legge”, scelto dalla Biblioteca comunale, sarà svolta dagli studenti del Liceo Bocchi Galilei in un incontro che si terrà il 24 settembre alle ore 11.15 nell’aula de caminetto del Liceo Scientifico. Esse comprenderanno i Sonetti, le Epistole familiari e le Orazioni.
All’inizio ci sarà una breve presentazione della figura di Luigi Groto, il Cieco di Adria, da parte della presidente della Pro loco, Letizia Guerra, che sul letterato adriese ha curato lo scorso anno il Numero unico. Per il Groto, Venezia, dopo Adria, è stata la sua seconda città: c’è stato tante volte, lui scrive addirittura mille, in essa ha stretto amicizie con donne e uomini di cultura, ha recitato discorsi davanti ai Dogi, ha curato la stampa dei suoi libri. In essa è anche morto. E’ difficile trovare negli scrittori una esaltazione, come quella del Groto, di Venezia, da tanti punti di vista: storico, estetico, politico, culturale. In questo modo si farà una rivisitazione delle innumerevoli volte in cui egli tratta ampiamente di Venezia, Vinegia, come la chiamava lui: della sua nascita nel 421 d.C., delle sue meraviglie, delle sue imprese. Venezia con cui ha avuto in diverse occasioni un rapporto ufficiale di Ambasciatore di Adria e di Senatore, presentando istanze come la celebre orazioni per il Taglio di Porto Viro.
L’evento sarà allietato con intermezzi musicali con ariette veneziane di Antonio Buzzolla: “L’ananas, per quanto i dise”, “Cate, mia fra tanti”, “A Bettina, per carità”, suonate da due allievi del Conservatorio “A:Buzzolla”: la flautista Erika Zampieri e il chitarrista Nicholas Nebuloni. “L’attività proposta intende ancora una volta ricordare il più grande letterato e scrittore che Adria abbia avuto- afferma il sindaco Omar Barbierato-. Un’iniziativa che si inserisce nell’ampia programmazione di “Adria città che legge”, certificazione ottenuta dal Cepell, istituto autonomo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT), e attraverso il coinvolgimento partecipativo dei giovani studenti, adulti di domani, proietta la nostra città verso un futuro di cittadini consapevoli delle proprie radici ”
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