Maxi operazione della Squadra Mobile, attività di ricerca anche in Polesine.
A conclusione di articolate indagini Coordinate dalla Procura della Repubblica di Trieste e condotte dalla locale Squadra Mobile nelle prime ore di questa mattina si è dato corso ad una vasta operazione antidroga finalizzata alla cattura di nove soggetti tutti destinatari di misura cautelare personale, emessa dal GIP del locale Tribunale in quanto ritenuti, in concorso tra loro, responsabili di delitti in materia di stupefacenti.
L’attività di ricerca e cattura dei destinatari della misura custodiale, che ha visto l’impiego di oltre 60 uomini è avvenuta in collaborazione con i colleghi delle Squadre mobili di Venezia, Padova, Treviso, Pavia e Rovigo nelle cui circoscrizioni sono attualmente domiciliati alcuni dei catturandi, nonché dei reparti cinofili della Polizia di Stato e Prevenzione Crimine.
Contestualmente alla ricerca dei soggetti da arrestare, si è data esecuzione a diversi decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Trieste nei confronti di soggetti ritenuti vicini al gruppo. All’esito l’attività odierna ha permesso di rintracciare ed arrestare nr.8 soggetti destinatari di misura cautelare e contestualmente procedere a nr 10 perquisizioni domiciliari eseguite in ossequio a decreti di perquisizione emessi dalla locale Procura della Repubblica. Nella serata di ieri, in questa piazza Garibaldi, un ulteriore soggetto di origini Tunisine, anch’egli indagato nel medesimo procedimento penale e destinatario di decreto di perquisizione, era stato tratto in arresto nella flagranza del reato poiché colto a spacciare cocaina a giovani del posto, nella circostanza si è proceduto al sequestro di una modica quantità di cocaina .
All’esito, le complesse investigazioni, protrattesi per diversi mesi e supportate anche da attività intercettiva, hanno consentito di raccogliere rilevanti fonti di prova a carico di numerosi soggetti di origine Tunisina e Albanese di età compresa tra 20 e 40 anni, tutti con precedenti di polizia. La ricostruzione fatta dagli investigatori all’esito delle indagini, condivisa dalla Procura della Repubblica di Trieste che ha coordinato l’intera attività ha permesso di acclarare come il gruppo degli indagati di origine Tunisina, attivo nello smercio al dettaglio sulle piazze di spaccio della città di Trieste, si rifornisse con cadenza settimanale dal gruppo albanese, i cui componenti, sebbene domiciliati in zone del veneto prossime alla città di Venezia, si portavano frequentemente nella città di Trieste per rifornire di sostanza e/o prelevare denaro dai correi magrebini. La sostanza acquistata una volta tagliata e confezionata veniva immessa sulla piazza locale, e rivenduta al dettaglio attraverso una capillare rete di spacciatori costituita prevalentemente da altri soggetti di origini nord africane appositamente trasferitisi a Trieste.
Le investigazioni a tal proposito hanno consentito di operare, nel tempo, diversi sequestri a riscontro, nonché di effettuare nella flagranza del reato nr 4 arresti per spaccio di stupefacenti nei confronti di soggetti vicini se non addirittura come nel caso di due soggetti, parte integrante del gruppo. Nel complesso le indagini hanno portato al sequestro di oltre un kg e ½ di cocaina purissima che il gruppo era solito occultare in aree verdi della città e alla documentazione di centinaia di cessioni operate nei confronti di giovani e giovanissimi in questo centro cittadino. Le investigazioni proseguiranno con l’esame di tutto il materiale sottoposto a sequestro nel corso delle operazioni di questa mattina.
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