CuriositàStoria

Marinai di Longastrino nelle Onde della Storia.

 

FERRARA-È stata una giornata significativa quella organizzata dall’azione sinergica tra l’ANMI Ferrara e il centro di documentazione storica di Longastrino ad Argenta, in provincia di Ferrara, il 28 luglio scorso. È stato un momento di riflessione collettiva sull’importanza della memoria storica e sul ruolo fondamentale delle forze armate nel garantire la sicurezza e la libertà dell’Italia.

VIDEOhttps://youtu.be/HRwLeJXSTAg

Ad introdurre la cerimonia è stato Sergio Felletti, del Centro di documentazione storica di Longastrino, che ha raccontato come, grazie al progetto del Comune di Argenta “Una terra di uomini, acque e… guerra”, attivato per valorizzare e divulgare la memoria e la storia del Novecento in Emilia Romagna, sia stato pubblicato il libro “La perdita del ricordo tra sentimento e oblio – per conservare e tramandare la memoria delle vittime della guerra”. Questo volume riporta le schede dei 656 caduti militari e civili di Longastrino, Filo e Alfonsine. A questo numero va aggiunto il marinaio Giovanni Pellegrino Corelli, del quale fino a poco tempo fa non si avevano notizie certe. Tre furono i coscritti in marina originari di Longastrino.

Sante Mezzoli: Nato ad Argenta l’11 ottobre 1920, Sante Mezzoli fu disperso in mare il 27 settembre 1941, all’età di 20 anni, mentre era imbarcato sul cacciasommergibili Albatros. L’Albatros fu silurato dal sommergibile britannico Upright e affondò a circa 8 miglia a nordovest di Capo Resocolmo, vicino a Messina. Mezzoli, che era motorista dell’Albatros, fu uno dei 36 membri dell’equipaggio che persero la vita;  

Giovanni Pellegrino Corelli: Nato ad Argenta il 7 ottobre 1922, era figlio di Antonio e Maddalena Baroncini. La famiglia emigrò a Bagnacavallo alla fine del 1926. Allo scoppio della guerra, Corelli era arruolato in marina. Secondo le ricerche effettuate, Giovanni Pellegrino Corelli era imbarcato sulla torpediniera Vega come marinaio segnalatore e fu dato disperso all’età di 19 anni. La Vega fu silurata dal cacciatorpediniere HMS Hereward tra Pantelleria e Linosa, a settentrione di Capo Bon.

Dante Leoni: Imbarcato dal 1939 al 1945. È l’unico superstite tra i tre marinai di Longastrino.

  

Il Presidente dell’ANMI Ferrara, Luciano Agosti, ha fatto gli onori di casa dell’evento dando il benvenuto ai partecipanti e poi ha passato la parola a Dante Leoni. Leoni ha condiviso la sua storia, raccontando di essersi arruolato in marina all’età di 19 anni. Ha descritto la sua esperienza a bordo della corazzata Littorio, che fu colpita da tre siluri mentre trasportava 1952 persone. Sopravvissuto all’attacco, Leoni fu successivamente imbarcato sugli incrociatori Giuseppe Garibaldi e Luigi Cadorna. Il 30 settembre 1945 tornò nel suo paese natale, Longastrino di Argenta. Leoni è una memoria storica vivente e, attraverso i suoi libri, racconta eventi che scandiscono la storia italiana e la sua vita.  

l Sindaco di Argenta, Andrea Baldini, ha dichiarato:“La marina ha un fulcro centrale e importante in Dante Leoni, che ha il triplo merito di aver raggiunto l’onorevole età di 104 anni, di aver servito l’Italia con l’uniforme della marina militare e di aver mantenuto viva la memoria storica a Longastrino. Leoni ha trasmesso la sua passione a un gruppo di Longastrinesi che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si distinse come una delle poche comunità capaci di leggere e scrivere. Ancora oggi, questo gruppo continua a eccellere nella ricerca storica e a fornire interpretazioni preziose su come è cambiata l’Italia e il nostro territorio. La loro abilità consiste nel raccogliere fondi e documentare in modo accurato le storie, coinvolgendo coloro che sono disposti ad ascoltare. Inoltre, radunano le persone in modo puntuale e costante, assicurandosi che il lavoro di ricerca storica e le testimonianze dirette, che ancora oggi possiamo ascoltare, siano preservati e consegnati alle future generazioni”.

“Ricordo bene quando, due anni fa, -ha aggiunto il primo cittadino di Argenta-il Cavaliere Leoni venne da me per chiedere il mio sostegno per il suo ultimo libro.” Ebrei ad Argenta-Testimonianze archivistiche 1362-1556” In quell’occasione, gli dissi che non c’erano fondi disponibili, ma lui mi rispose con determinazione che avrebbe trovato un’altra soluzione. Ero sorpreso, considerando la sua veneranda età. Ma alla fine, è riuscito a realizzare il suo progetto.”

Il Sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, ha dichiarato: “Oggi ho ascoltato le storie dei due marinai scomparsi. Pellegrino, originario di Longastrino ma con radici a Bagnacavallo, rappresenta un importante pezzo della nostra storia. È fondamentale riappropriarsi di questi momenti e continuare a tramandare la memoria per evitare che simili tragedie si ripetano. In un contesto in cui la guerra è di nuovo alle porte dell’Europa, ricordare il passato è il modo migliore per onorare e apprendere dalle esperienze vissute. Continuare l’approfondimento storico è un passo essenziale per preservare la nostra eredità e promuovere la pace.”

Luca Capacci, assessore alle politiche giovanili ed educative di Alfonsine, ha portato i saluti del sindaco Riccardo Graziani e dell’intera giunta, dichiarando: “Le deleghe che ricopriamo oggi sono di grande importanza. È fondamentale lasciare ai giovani un’eredità ricca di memoria e storia, informandoli su quanto è accaduto. Ricordare è essenziale per evitare di ripetere gli errori del passato. Il tesoro inestimabile rappresentato dalle memorie del signor Leoni è cruciale per arricchire la nostra conoscenza storica e trasmetterla alle nuove generazioni. Questo patrimonio di esperienze e ricordi deve essere custodito e condiviso con i giovani, affinché possano apprendere e riflettere su quanto è stato.”

Il Consigliere Nazionale  ANMI Roberto Spolaor ha dichiarato: “La nostra associazione, l’ANMI, è molto più di un semplice gruppo di persone unite da un passato comune; è una famiglia, una comunità legata da valori profondi di lealtà, onore e servizio. Siamo il legame vivente tra il passato glorioso, il presente impegnato e il futuro promettente della Marina Militare Italiana.

Ognuno di noi, che ha avuto l’onore di servire sotto la bandiera della Marina, porta con sé storie di avventure e sfide, di amicizie nate in alto mare e di sacrifici fatti per amore della nostra Patria. Queste storie non sono solo memorie personali, ma patrimoni collettivi che ci ricordano il valore del nostro servizio e l’importanza di tramandarlo alle nuove generazioni. L’articolo 52 della nostra Costituzione ci ricorda che “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. Questo principio ci guida e ci ispira ogni giorno. La Marina Militare non è solo una forza armata; è una manifestazione tangibile del nostro impegno per la sicurezza, la libertà e la sovranità dell’Italia. È il simbolo della nostra capacità di proteggere e portare soccorso, sia in tempi di conflitto che di pace. Pensiamo alle missioni umanitarie nel Mediterraneo, dove la nostra Marina è spesso stata la prima a rispondere, salvando vite e portando speranza a chi è in pericolo. Questi atti di coraggio e compassione incarnano i valori più alti del nostro servizio e della nostra umanità. Ogni marinaio, ogni ufficiale, è un esempio vivente di dedizione e sacrificio, valori che la nostra associazione si impegna a promuovere e sostenere.

Le nostre attività, i nostri incontri e le nostre celebrazioni non solo ricordano il passato, ma costruiscono ponti verso il futuro. Oggi, il nostro impegno come membri dell’ANMI è di mantenere viva questa eredità, di essere ambasciatori dei valori che ci definiscono e di sostenere i nostri giovani mentre intraprendono il loro viaggio nel mondo della Marina. Dobbiamo continuare a essere una guida, un supporto e una fonte di ispirazione per loro, affinché possano affrontare le sfide future con la stessa forza e determinazione che hanno caratterizzato il nostro servizio.

Per questo motivo, invito lo storico Sergio Felletti, il Contrammiraglio Morgese e Dante Leoni a realizzare un libro che racconti le storie di Sante Mezzoli e Giovanni Corelli, da lasciare ai posteri. Questo progetto non solo onorerà le loro memorie, ma contribuirà a preservare e trasmettere il nostro patrimonio storico alle generazioni future.”

Il Contrammiraglio Claudio Morgese ha dichiarato: “Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a Sergio Felletti per aver portato alla luce le storie di questi due marinai dispersi, in un contesto in cui migliaia di caduti in guerra rimangono spesso dimenticati. Con Dante Leoni ci conosciamo da molti anni. Io nacqui nel 1952 e i miei genitori abitavano nella zona del Tarantino, proprio nell’area in cui la Littorio fu silurata. Questa coincidenza è una curiosità che mi accompagna da anni.”

Il Tenente di Vascello Greta Vecchiattini ha dichiarato: “Conosco Dante Leoni da quando entrai in Accademia a Livorno, 13 anni fa. Oggi, abbiamo esplorato in dettaglio la connotazione storica dell’evento, grazie a una ricerca approfondita basata su documentazione e testimonianze di altissimo livello. Attualmente sono commissario di bordo del   Caio Duilio, e sono appena rientrata da una missione europea. La Marina è spesso la grande silenziosa, ma noi facciamo il nostro dovere garantendo la libertà di navigazione alle navi di bandiera italiana. Come diceva Oriana Fallaci, ‘non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per se stessi e per la propria dignità’. Dante è una persona che mi ha sempre ispirato con il suo coraggio e determinazione, trasmettendo questi valori ai marinai di oggi. Come Dante ha detto, il nostro motto è ‘Una volta marinaio, marinaio per sempre’.”

A presenziare all’evento i gruppi ANMI del territorio, la capitaneria di Porto di Ravenna con il tenente di Vascello Antonino Di Lena, il comandante della stazione dei carabinieri di Longastrino, il maresciallo Vincenzo Billardo, la Polizia Municipale di Argenta e i rappresentanti delle associazioni d’arma. Dopo la consegna di alcuni omaggi da parte  dell’ANMI alle famiglie dei due marinai scomparsi, e di una targa al cavaliere pluridecorato Dante Leoni, i presenti hanno festeggiato i 104 anni di Leoni con un momento conviviale, con tanto di torta dedicata.  GUENDALINA FERRO.

 

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici