TRA VILLE E GIARDINI XXIII -GRANDE BASCO, CHAPEAU! Michel Portal travolge il pubblico con la sua performance vivace e inarrivabile
LENDINARA (RO) – Fuori esile, dentro d’acciaio. A chi si aspettava gli ultimi bliz di musica di una carriera sterminata e straordinaria, Michel Portal ha dimostrato che non ce n’è per nessuno. Il compositore e polistrumentista basco, 87 primavere il prossimo 27 novembre, si è esibito in duo col pianista Paul Lay, in un raro live, ieri sera, 10 agosto, nel giardino storico di Ca’ Dolfin Marchiori a Lendinara (Ro), nell’ambito della rassegna itinerante Tra ville e giardini 2022.
Davanti ad un grande pubblico da ogni dove, l’evento è stato introdotto da Nico Pavarin, presidente del consiglio comunale di Lendinara, dalla consigliera delegata alla cultura provinciale Lucia Ghiotti e dal direttore artistico di Tra ville e giardini Claudio Ronda. Tutti a ricordare l’importanza raggiunta da Tra ville e giardini nell’unire le forze del territorio e raggiungere tante parti della provincia con livelli altissimi di proposte culturali. “Questo giardino – ha detto in particolare il direttore Ronda – è simbolo della cura con cui viene tenuto. Quest’idea della cura, che presuppone attenzione e passione, delle cose che ci vengono lasciate e di cui abbiamo la possibilità di fruire, è un tratto comune anche della nostra rassegna, quando pensiamo agli artisti ideali per i luoghi del nostro territorio”.
Un assist alla presenza nel giardino storico ideato da Domenico Marchiori, di Michel Portal che è storia vivente del jazz continentale; protagonista assoluto dell’evoluzione della free music europea attraverso contaminazioni di linguaggi colti e popolari, in particolare dalla Guascogna francese (Paese Basco), sua terra d’origine. Ma ancora una volta, Portal sorprende pubblico e critica, sfugge alle etichette e suona come clarinetto solista, alcune delle sue composizioni più caratteristiche e moderne, con un ottimo Paul Lay a fargli da sfondo e contrappunto. Musica contemporanea di cui il clarinetto basso esalta quel sentimento nostalgico dolente di tango, già proprio del bandoneon (strumento conosciuto e suonato dal Nostro), e richiama vorticose danze popolari (Zortìco, Valse celtic, Habanera). “African wind” la composizione d’apertura, contenuta nell’ultimo album Mp85 (2021, Label bleu), in versione solo legno e piano, è un volo di note, un fringuellare poetico, vivace e intenso. Il vento caldo dell’Africa pare sorgere a tratti in questo brano di grande forza immaginifica e narrativa. Ma il clarinetto racconta e parla per tutto il concerto, col suo timbro suadente o con dei guizzi acuti o con dei soffi all’imboccatura. Come in Desertown, altro pezzo dell’ultimo lavoro, che narra di città deserte sommerse dai polveroni sollevati dal vento. Libera, vivace, senza paura di confronti, determinata e così originale, la personalità musicale di Portal vien fuori tutta. Tecnica sopraffina, inarrivabile. Va in assolo, in contrappunto, scivola e batte il tempo, suona nella cassa armonica del piano, commenta i brani col pubblico in francese “perché la musica non sono solo note” e chi c’è, c’è. Lui va avanti. Il seppur ottimo Paul Lay, sempre all’altezza, deve concentrarsi parecchio per stare al passo e alla fine del concerto, dopo i bis, i saluti ed i ringraziamenti, lascia il palco. Invece lui no. Michel Portal, indugia col pubblico e rientra, dando la stura ad improvvisazioni lì per lì, classica e moderna, un Bach improbabile (al tempo del compositore barocco il clarinetto non era ancora stato inventato), da spiegazioni e si mette pure al piano. Il pubblico travolto e divertito, rimane seduto. Il Grande Basco è inarrestabile, sembra smanioso di trasmettere vitalità e gioia per la musica. Un monumentale esempio, anche di vita. Chapeau. Tra Ville e Giardini XXIII – itinerario di musica, teatro e danza nelle ville e nelle corti del Polesine, è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo in ambito RetEventi, co-finanziata da Regione del Veneto, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la partnership dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Porto Tolle, Rovigo.
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