No alla plastica, una richiesta ecologica.
Rosolina deve dire di no alla plastica, soprattutto a quella usa e getta. E’ questo, in sintesi, la richiesta che la consigliera Fulvia Fois fa a sindaco e giunta.
Sono sempre di più, in tutta Italia, le amministrazioni che stanno dimostrando sensibilità al tema della riduzione della plastica che sta letteralmente soffocando il pianeta. Proprio per questo motivo Fulvia Fois, consigliera di minoranza e capogruppo di Fulvia Fois idea per Rosolina, ha deciso di inoltrare una mozione al presidente del consiglio comunale, Giovanni Crivellari, al sindaco del Comune di Rosolina, Franco Vitale e all’assessore all’Ambiente e Gestione servizio integrato dei rifiuti, Stefano Gazzola. Oggetto della mozione è la “sensibilizzazione ed interventi per limitare l’uso e la dispersione della plastica usa e getta nell’ambiente del Comune di Rosolina e località anche turistiche”. “La produzione di plastica nuova è pari a circa 8 volte quella riciclata – fa presente Fulvia Fois, nel testo della sua mozione – La plastica maggiormente riciclata riguarda l’Hdpe dei flaconi di detersivo e il Pet delle bottiglie mentre il polipropilene di tubi e cavi elettrici e il poliestere (meglio noto come polistirolo) sono ben poco recuperati ciò in base ai dati forniti dall’Ocse – Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica- inerenti il mercato della plastica riciclata”. In considerazione di ciò è ovvio che tale materiale sta soffocando la Terra, i mari in particolari. Per questo motivo la lotta all’uso della plastica deve diventare importante con azioni concrete. “In questo senso la lotta alla plastica è diventa argomento centrale nel dibattito mondiale e nelle politiche adottate dal Parlamento europeo e dal consiglio dell’Unione europea – spiega Fulvia Fois nella mozione – Infatti é stata approvata e adottata definitivamente la direttiva che prevede norme più severe per i tipi di prodotti e di imballaggi che rientrano tra i dieci prodotti inquinanti più spesso rinvenuti sulle spiagge europee. Le nuove norme vietano l’utilizzo di determinati prodotti in plastica usa e getta (composti interamente o in parte di materiale plastico), dettando all’uopo misure specifiche. Quindi uno dei principali obiettivi della direttiva è quello di ridurre la quantità di rifiuti di plastica che creiamo. Secondo le nuove norme, i piatti, le posate, le cannucce, le aste per palloncini e i bastoncini cotonati in plastica monouso saranno vietati entro il 2021. Gli Stati membri hanno convenuto di raggiungere un obiettivo di raccolta delle bottiglie di plastica del 90% entro il 2029; inoltre, le bottiglie di plastica dovranno avere un contenuto riciclato di almeno il 25% entro il 2025 e di almeno il 30% entro il 2030”.
Anche in Italia si sta muovendo qualcosa: il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha avviato una campagna invitando ufficialmente tutte le istituzioni di qualsiasi livello governativo, Regioni, Città Metropolitane, Comuni, a concretizzare il proprio impegno per liberarsi dalla plastica, annunciando che entro il mese di ottobre lo stesso ministero dell’Ambiente sarà “plastic free” affermando come “ necessario un coinvolgimento più ampio, con la campagne di sensibilizzazione rivolte ai singoli cittadini, affinché ognuno comprenda quanto prezioso può essere il contributo derivante da piccoli azioni quotidiane”. Per questo motivo, secondo la consigliera Fulvia Fois è doveroso che l’amministrazione di Rosolina “in primis” sia d’esempio per la cittadinanza nella lotta contro l’uso della plastica eliminando quella monouso in favore di prodotti biodegradabili e compostabili. “Anche la nostra pubblica amministrazione deve mettere in atto ogni azione idonea per ridurre la quantità di rifiuti, e valorizzare tutte le buone pratiche al rispetto dell’ambiente in cui viviamo”. Fulvia Fois chiede quindi alla giunta: di attivare una campagna informativa indirizzata ad ogni scuola di ogni ordine e grado presente nel territorio e, ad ogni cittadino residente e non, mediante apposita cartellonistica in luoghi pubblici, piazze, parchi, al fine di scoraggiare l’uso della plastica monouso; di invitare gli studenti ad usare le borracce anziché bottiglie di plastica; di avviare, previa pianificazione ad opera della Commissione consiliare afferente, opportuni provvedimenti per concretizzare i seguenti obiettivi: il divieto di uso della plastica monouso presso tutte le sedi comunali ed uffici ad esso connessi, comprese le sale conferenze pubbliche ed i centri civici e nelle scuole comunali.
Chiede inoltre che vi sia un graduale e progressivo divieto dell’uso di materiali plastici non compostabili per le attività ristorative e ricettive del territorio, attraverso un regolamento o modifica del regolamento della polizia urbana se esistente che preveda dal 2021 il divieto dell’utilizzo della plastica monouso, con somministrazione di cibi e bevande attraverso piatti e bicchieri biodegradabili e che vi sia la concessione del patrocinio comunale solo a sagre, eventi e manifestazioni connesse al tema cibo e bevande, che utilizzano prodotti Biodegradabili. La consigliera chieda anche che venga resa pubblica per la stagione estiva 2020 un’ordinanza con la quale si vieti l’uso delle plastiche usa e getta sul lungomare del comune di Rosolina e di introdurre, “come già richiesto dalla sottoscritta in consiglio comunale in occasione dell’incontro con Ecoambiente, “macchinari vuoto a rendere” sia nel centro paese che nelle frazioni e località turistiche per consentire a chiunque di riciclare facilmente la plastica, le lattine e il vetro procurando così oltre che un beneficio diretto all’ambiente anche avendone anche un beneficio oltre che per l’ambiente anche una somma di denaro da poter spendere per le proprie necessità”. Altra richiesta importante è quella di “autorizzare e/o convenzionare con un progetto ‘Salvamare’ espressamente i nostri pescatori a diventare gli “spazzini” del mare. Così facendo gli stessi potranno portare a terra la plastica che accidentalmente è finita nelle loro reti e/o vivai. A tal riguardo il consiglio dei Ministri ha approvato un disegno legge denominato ‘Salvamare’ che consentirà ai pescatori di trasportare legittimamente la plastica pescata in mare senza commettere il reato di trasporto illecito di rifiuti, così facendo i pescatori spazzini del mare potranno ottenere un certificato ambientale importante per la loro attività”.
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