In attesa del Pitesai, non abbassiamo la guardia!
DELTA-Il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile nelle Aree Idonee è stato presentato lo scorso 30 settembre alla Conferenza unificata Stato-Regioni per essere valutato ed affinato. Gli enti così riuniti dovranno pronunciarsi sulle autorizzazioni agli impianti estrattivi anche in Adriatico.
“Nell’attesa, però, nessun impianto può partire – dice Enrico Bonafè, del comitato No Trivelle Rovigo – perché il Ministero non può concedere alcuna autorizzazione senza il Pitesai. Tuttavia, questo non è affatto un motivo per gioire. Il via libera è solo rimandato e la continua attesa è volta a far dimenticare all’opinione pubblica quello che si vorrebbe fare al largo delle nostre coste”.
“La contrarietà espressa a gran voce da noi e dalle istituzioni venete e rodigine – continua Bonafè – di sicuro sono arrivate al ministero e quindi alla conferenza. Per quanto ci riguarda, abbiamo mobilitato i cittadini, i media e personalità dello spettacolo, come Katia Ricciarelli, per mettere sotto il riflettore nazionale lo scempio che si potrebbe consumare nel delta del Po, se ancora le estrazioni di metano portassero all’abbassamento del suolo. Nei giorni scorsi abbiamo ricordato la tragica alluvione del ’51: sono trascorsi 70 anni da quella sciagura e oltre alla memoria è bene stimolare l’azione concreta per evitare catastrofi simili. Ci si può schierare a favore o contro i combustibili fossili, ma non è questo il tema, ora. È più urgente, in questo momento, capire che il pericolo che continue ed aggiuntive estrazioni al largo del delta, sono un chiaro pericolo per il delta stesso, il Veneto e per lo Stato Italiano. Dovesse verificarsi un disastro idrogeologico come l’alluvione del ’51, poco importa a chi verranno imputate le colpe: a pagare saremo innanzitutto noi polesani, ma poi anche tutti gli italiani. Insomma, una sconfitta per tutti, per un po’ di gas che interessa di più a chi lo estrae che agli utenti”. “Il nostro impegno, dunque – conclude – è quello di proseguire la nostra opposizione alle estrazioni, in modo ragionato e misurato, affinché nessuno dimentichi, né le sciagure passate, né quelle future”. Enrico Bonafè-comitato No Trivelle Rovigo.
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