“Non siamo una nazione” di Giorgio Bido.

ROSOLINA-(RO)-Martedì 20 agosto alle ore 21.30 presso Villa Ca’ Tiepolo, isola di ALBARELLA, sarà presentato il libro “Non siamo una nazione”  di Giorgio Bido.

E’ possibile una lettura a rovescio della storia d’Italia? La prima riflessione parte già dalla copertina, con l’immagine dell’Italia a rovescio e appesa ad una corda. L’originale opera è stata realizzata nel 1971 da Luciano Fabro e si intitola “Italia d’oro” ed è esposta a Los Angeles al Museum Of Contemporary Art.  Il libro è preceduto da una carrellata comparativa sui diversi Paesi europei messi a confronto con l’Italia, il volume percorre a volo radente la storia della nostra formazione nazionale, con originali approfondimenti e innovative disamine delle principali fasi storiche del nostro Paese. Dalle esperienze dei Comuni allo splendore del Rinascimento, dall’epopea del Risorgimento alla scrittura della Costituzione repubblicana, la formazione degli Italiani appare a Bido come un tragitto approssimativo, improvvisato, incompleto ed insufficiente a dare alla comunità italica il connotato di Nazione.

Quello di Giorgio Bido è uno sguardo pessimistico sull’Italia di oggi, che risente dei mali del passato per arrivare alla cosiddetta Unità d’Italia: non un movimento di popolo, ma di fatto una annessione di gran parte d’Italia alla monarchia sabauda. Secondo Bido l’Italia è destinata al declino per tre motivi: il forte debito pubblico, l’enorme evasione fiscale ed il grande “fatturato” realizzato dalla malavita organizzata, oltre che il grande peso della burocrazia ed i mali atavici della nostra politica. Spiragli di speranza? Rispondendo ad una domanda si è parlato della grande risorsa delle formazioni sociali e del volontariato, in cui sono impegnati quattro milioni di italiani, anche se per l’autore sarà dura risalire la china. Il padovano Bido  è un esperto saggista e vanta numerose pubblicazioni su riviste letterarie e culturali ed ha lavorato nel campo socio-economico, ma ha coltivato da sempre la passione per la storia e la cultura.