Ariano polesine:OFFICINE SOCIALI. ALZHEIMER.
L’associazione Officine Sociali, ha sede ad Ariano nel Polesine, si è costituita da alcuni mesi, e nasce da un gruppo di persone che hanno sentito l’esigenza e la voglia di mettersi insieme, per una finalità di “progresso sociale”, muovendosi nella solidarietà, nella partecipazione attiva, nel lavoro di rete, all’interno di una comunità solidale.
Con queste motivazioni abbiamo elaborato il nostro progetto:
“FAMIGLIE ALZHEIMER: CONDIVIDERE PER NON SENTIRSI SOLI” La nostra missione è cercare di migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro familiari. Perché, di fronte a una malattia ancora poco conosciuta dal punto di vista medico scientifico, ma i cui numeri stanno crescendo in modo esponenziale, è l’unico obiettivo che, oggi, può realisticamente raggiungere chi ha deciso di mettersi dalla parte del malato e dei suoi familiari, condividendo i sentimenti – di rifiuto, isolamento, rabbia, senso di colpa, impotenza, frustrazione, dolore – comuni a tutti i familiari che si confrontano quotidianamente con la malattia e che spesso si sentono soli, inutili e non sempre all’altezza della situazione. Officine Sociali non ha la presunzione di voler risolvere problemi così importanti ma ha l’umiltà di volersi proporre come sostegno e punto di riferimento per le persone e le famiglie che si trovano in situazione di difficoltà causa della malattia. Abbiamo iniziato la nostra attività con l’informare e sensibilizzare sulla malattia dell’Alzheimer sollecitando l’attenzione delle Istituzioni e della popolazione in generale con due mostre : “Mirella” e “Ariano:le radici dell’anima”. E abbiamo scelto di farlo con una forte provocazione culturale proprio all’interno dell’Agosto Arianese, momento di maggior passaggio e movimento di persone nel paese di Ariano.
L’ALZHEIMER PU0’ RUBARTI LA MENTE MA NON IL CUORE è il titolo dell’evento che comprende due mostre fotografiche che si intrecciano e si completano vicendevolmente. La prima “Mirella”, del fotografo Fausto Podavini e che ha vinto il il primo premio nella sezione “Daily Life” al World Press Photo 2013. , dedicata ad una donna che si trova a dover assistere il proprio marito ed a confrontarsi ogni giorno con la malattia. La seconda “Ariano:“, dell’architetto Stefano Pavanati, frutto di scatti di chi dalla malattia é stato colpito.Una mostra che abbiamo pensato percorso.culturale itinerante nelle Vie di Ariano.Due facce della stessa medaglia in grado di regalare in modo realistico, tagliente e delicato al tempo stesso, un argomento difficile sia da descrivere che molto spesso da comprendere.
Con queste mostre e con questi due artisti vogliamo cercare di avvicinarci a questo mondo di dolore, di malattia, di forza e di emozioni.
Cerchiamo di farlo in punta di piedi, consapevoli di entrare nell’emotività dello spettatore, ma fiduciosi di trasmette molti elementi di riflessione. Invitiamo martedì sera 2 agosto alle ore 21 in Piazza Garibaldi, nel Palazzo Estense a esser presenti all’ inaugurazione e a condividere momenti emozionanti,delicati arricchenti l’animo e la mente. La presidente Marinella Mantovani
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