IL candidato Sindaco per il Movimento Civico Impegno per il Bene Comune e Sindaco in carica Omar Barbierato, afferma “io e la mia squadra Civica, continueremo a batterci a favore della Sanità Pubblica”
ADRIA-(RO)-“Il COVID ci ha dimostrato che la sanità pubblica è l’unica risposta a quello che ci dice l’articolo 32 della nostra costituzione, cioè che la sanità pubblica è un diritto di tutti. Non è una questione ideologica di contrapposizione ma parliamo di un diritto costituzionale importante per la salute di tutti”-ha esordito Il candidato Sindaco per il Movimento Civico Impegno per il Bene Comune e Sindaco in carica Omar Barbierato, in apertura dell’incontro a difesa della sanità pubblica, organizzato alla casa delle associazioni in via Dante.
Un impegno iniziato per Barbierato nel 2012, quando venne annunciato dal presidente della Provincia, dal vescovo e dai sindacati, in una riunione in sala Caponnetto, la necessità di unificare le ulss 18 e 19. In un momento in cui l’ Ulss 19 aveva un bilancio in positivo.
Barbierato, semplice cittadino nel 2012, insieme al Movimento Civico Impegno Per il Bene Comune costituirono un comitato a salvaguardia dell’ospedale e a difesa della sanità pubblica. L’ impegno della squadra civica divenne più significativo nel momento in cui Barbierato entrò in consiglio Comunale e continuò la difesa della sanità pubblica presentando mozioni, oltre a chiedere al sindaco di allora di andare a manifestare a Venezia per difendere l’ ospedale di Adria. Nel 2018, quando Omar Barbierato venne eletto al suo primo mandato da Sindaco, istituì il tavolo della sanità, un luogo di concertazione e confronto con tutte le associazioni socio sanitarie, medici e sindacati, dove raccolse le richieste da portare in conferenza dei sindaci per fare sentire la voce del territorio. Una delle battaglie portate avanti fino ad oggi, quella relativa alle prenotazioni al Cup per le quali i cittadini trovano poche risposte nel territorio o le trovano con tempi lunghissimi. “Un problema grave che minaccia il futuro di diversi servizi sanitari che vengono mantenuti se si raggiunge un determinato numero di prestazioni – precisa Barbierato-
Dopo aver raccolto le segnalazioni dei cittadini e del tavolo della sanità, invitato per due volte i vertici di Ulss 5 Polesana in consiglio Comunale ed essere andato in quinta commissione regionale della sanità, dove ho esposto le richieste del territorio, la regione Veneto confermò i tagli pesantissimi alla sanità pubblica, non solo all’ospedale di Adria. Nel 2019 era stato previsto di togliere la qualifica di spoke all’ospedale di Adria-ricorda Barbierato- un rischio che sono riuscito ad arginare in occasione di un incontro a Rovigo, in cui venne a presenziare il Presidente Luca Zaia che si prese l’impegno di mantenere la qualifica spoke per l’ospedale di Adria, senza quindi declassarlo a nodo di rete. Sempre nel 2019, con la fascia tricolore, andai per la prima volta, come sindaco, a manifestare a Venezia per far sentire la voce del nostro territorio ed esprimere tutto il disagio della nostra comunità. Nonostante le nostre richieste, la regione non ci ascoltò, confermando quanto previsto dai due piani regionali che hanno portato entrambi a dei tagli pesantissimi alla sanità pubblica.
Le battaglie per la psichiatria, che nel nostro territorio è ora in estrema difficoltà per la mancanza di medici e personale sono ancora in corso e gli scioperi del comparto pubblico sotto stress non possono dare risposte ai cittadini: un disegno che lascia spazio alla sanità privata”. Barbierato prosegue citando la conferenza dei sindaci “E’ dall’aprile dell’anno scorso che chiedo al presidente della conferenza dei sindaci, di portare in assemblea il problema dei medici di base, il problema delle Ipab e il problema dei Pfas. Fa specie constatare che il presidente, da oltre un anno, non trovi il tempo di rispondere a un Sindaco sui problemi che riguardano la comunità, ma trova il tempo per commentare la votazione in cui è stato valutato l’operato annuale del direttore generale dell’Ulss 5 Polesana. Mi muoverò da solo per chiedere all’istituto di sanità superiore e alla regione del Veneto di valutare che i nostri cittadini vengano sottoposti allo screening sui Pfas, come avvenuto per altre comunità venete . Io e la mia squadra continueremo a lottare per la sanità pubblica”-conclude Barbierato
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