IL Movimento Civico Ibc propone di onorare Matteotti per allontanare le ombre del fascismo.
ADRIA-Il movimento civico Impegno per il Bene Comune ritiene che Adria abbia gli anticorpi necessari per contrastare i rigurgiti fascisti che periodicamente si manifestano sui muri con scritte tristemente nostalgiche e sui social con messaggi violenti di intolleranza o con allusioni negazioniste e razziste. La guardia va, però, sempre tenuta alta perché la storia ci insegna come sia facile perdere la libertà a causa dell’ indifferenza, dell’ignoranza, dell’insipienza e come la si possa riconquistare solo con duri sacrifici. Questo ci impone di attuare ogni iniziativa che consenta di affermare i principi democratici su cui si fondano le nostre istituzioni, tracciando un solco sempre più netto e profondo che ci separi definitivamente da quel ventennio nero.
“Per questo motivo – afferma il coordinatore Leonardo Bonato – invitiamo l’Amministrazione Comunale ad accertare se anche il nostro Comune, come altri purtroppo in quel triste periodo, per sudditanza o per opportunismo, abbia conferito la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini; se così fosse e se malauguratamente quel riconoscimento non fosse più stato cancellato negli anni successivi alla caduta del fascismo, è auspicabile che si proceda senza indugio per revocare quel provvedimento. Sarebbe un atto dall’alto valore simbolico, necessario per riaffermare con forza la netta presa di distanza della città di Adria da un dittatore responsabile di aver perpetrato e ispirato innumerevoli delitti e vessazioni e di aver trascinato il Paese nel tragico vortice di una guerra assurda a fianco della Germania nazista.
Altri sono gli italiani da onorare e gli esempi da seguire. Ai ragazzi che si ostinano a scrivere “viva il duce” vogliamo ricordare la limpida figura di un giovane intellettuale, Piero Gobetti, morto a 25 anni per i postumi di un’aggressione squadrista solo perché strenuo difensore delle libertà più elementari, annullate dopo la conquista del potere da quello stesso duce. Ai pochi nostri concittadini che ancora inneggiano al fascismo vogliamo ricordare l’adriese Giovanni Maddalena, che dopo l’avvento di quel fascismo fu allontanato dall’insegnamento solo per non aver aderito al pensiero unico del regime e che subì, ultra sessantenne, sevizie e torture negli anni della Resistenza. A tutti quelli che cercano un riferimento alto nel panorama politico del novecento diciamo di guardare a Giacomo Matteotti, il quale ebbe il coraggio di pronunciare in Parlamento nel 1924 un discorso di denuncia contro le violenze e le prepotenze fasciste, che gli costò la vita. Proprio questo martire della libertà, nostro conterraneo, orgoglio del Polesine e onorato in tutta Italia, dovrebbe entrare nel Pantheon di Adria, e pertanto proponiamo che a lui possa essere tributata la cittadinanza onoraria post mortem”. “Ci auguriamo – conclude il coordinatore del Movimento Civico IBC- che questa proposta trovi la condivisione unanime del Consiglio Comunale adriese, per indicare un esempio positivo a cui tutta la comunità possa far riferimento e per esortare idealmente ad esclamare “viva Matteotti”, simbolo autentico di difesa e promozione della democrazia”.
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