CSA-I dipendenti si stanno impegnando al massimo per i loro ospiti.
ADRIA-Nelle lunghe polemiche che hanno interessato sempre più frequentemente il Csa di Adria, in questi ultimi giorni in particolare sulle modalità delle visite, con tanto di sit-in di protesta, pur senza intervenire nel merito della disputa fra i familiari degli ospiti e l’amministrazione dell’ente, mi permetto, con il massimo rispetto, di ribadire e sottolineare il massimo impegno da parte dei lavoratori interessati, nella cura degli ospiti.
Credo non sia possibile accettare in silenzio, illazioni su presunti dimagrimenti sospetti o su non meglio precisate paure di ritorsioni Posso garantire che i dipendenti sentono la piena responsabilità della cura delle persone che sono loro affidate, consapevoli del ruolo di unica garanzia in questo gravissimo momento di difficoltà, nonostante le enormi difficoltà dovute alle riorganizzazioni sulla base dei protocolli emergenziali per il contenimento del virus. Stiamo parlando di dipendenti che, nonostante siano palesemente sotto organico rispetto ai reali carichi di lavoro, e nonostante i tagli stipendiali attuati dalla gestione Badiale, stanno garantendo un altissimo livello di assistenza, con impegno e dedizione. E c’è un aspetto non secondario da tenere in considerazione: se il virus fino ad ora non è entrato all’interno della struttura adriese, è sopratutto grazie al sacrificio di chi vi lavora, non solo per aver messo in atto al meglio tutte le procedure di prevenzione e protezione, ma essendo attenti anche nel tempo di non lavoro, perché gli unici ad entrare ed uscire dalla struttura, quindi possibile veicolo di trasmissione del contagio Covid. I lavoratori, quindi, lo posso assicurare, nel rispetto della loro alta professionalità , non entrano belle beghe politiche o nei rapporti tra familiari e amministratori ma rivendicano con dignità il proprio ruolo, come solida garanzia del servizio. Cristiano Maria Pavarin-Uil Fpl Rovigo.