Adria-Una passeggiata letteraria per il Veneto che legge.
Dal testo del “Valzer imperiale” del noto architetto e scrittore adriese Gianfranco Scarpari, in cui è descritta proprio la calata a Adria da Storo, un comune del basso Trentino, verranno raccontate le vicende della famiglia Scarpari, con il grande architetto progettista Giambattista, ma anche con Carlo, impresario che ha partecipato alla costruzione del ponte tra Mestre e Venezia, e Mario che ha creato lo zuccherificio di Porto Tolle ed è stato presidente della Provincia di Rovigo durante il fascismo. Oltre agli Scarpari sono tante le famiglie provenienti dal Trentino, dall’Alto Veneto, dal Friuli, per l’occasione della passeggiata adriese sono state raccolte informazioni sulle famiglie Dossi, Martinolli, Cuberli, Zoletto, Rigoni, Coletti, Giacomelli e Barzan.
Tanti ricordano i Dossi, provenienti da Peio come i Martinolli: i primi avevano i negozi in Via Manzoni e piazza Garibaldi, i secondi all’angolo tra piazza Cavour e via Terranova. Tuttora è presente il negozio di Giacomelli che data a 164 anni fa e vanta di essere la più antica ditta di Adria ancora presente; essi provenivano da Calalzo nel Cadore, come molti loro dipendenti. Anche i Barzan, originari di Claut in Friuli, hanno gestito diversi negozi: di musica, di vestiti e di chincaglierie, come quello del famoso calciatore Gianangelo. Anche in altri ambiti queste famiglie hanno operato, come nella fotografia, i Cuberli, da Tricesimo in Friuli, nell’insegnamento, i Zoletto, da Mussolente, nella falegnameria, i Coletti, da Tai nel Cadore, nell’agricoltura, i Rigoni, da Asiago. Però sono sicuramente anche altre le famiglie, forse meno note, che sono venute a Adria, in epoche diverse, da metà Ottocento al primo dopoguerra, e questa prima ricerca potrà avere degli sviluppi ulteriori. Di tutti costoro si parlerà partendo, se il tempo lo consente, da piazza Marino Marin, per convergere, in ogni caso, nella Galleria degli artisti, in cui saranno proiettate fotografie e immagini relative da queste famiglie. La partecipazione sarà aperta a quanti, discendenti da queste famiglie o interessati all’argomento, vorranno partecipare.
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