Padova-La consigliera regionale Patrizia Bartelle entra nel partito di Italia In Comune (IIC).
Italia In Comune (IIC) è il partito al quale la consigliera regionale Patrizia Bartelle ha deciso di aderire, dopo l’uscita dal movimento cinque stelle. A rendere ufficiale la semplice e sobria cerimonia di presentazione al caffè Pedrocchi di oggi a Padova, il presidente del partito Federico Pizzarotti e il referente per la regione Veneto Damiano Fusaro.
“Si tratta di una decisione maturata in seguito al netto rifiuto dei titolarismi.-spiega la consigliera. Argomento tragicamente attuale come dimostra l’uso deviato della decretazione d’urgenza culminato di recente con l’approvazione del famigerato art.41 sui fanghi da depurazione destinati all’agricoltura surrettiziamente inserito(insieme ad altri, nel decreto legge 109/18, la cui funzione doveva essere elusivamente quella di risolvere le tragiche conseguenze del crollo del ponte Morandi di Genova”“In secondo luogo faccio mio l’impegno ad una politica realista e pragmatica, fatta di azioni tangibili e non di slogan e promesse fine a se stesse, modo di fare per il quale, da sempre, mi sono attivata. Credo nella lotta alla paura, strumento oggi giorno largamente utilizzato per ottenere consensi. Paura che porta al rifiuto del diverso, dello straniero, di cultura differenti e che viene quotidianamente utilizzata dall’attuale governo per mantenere lo statu quo ed assicurarsi il soddisfacimento dei propri bisogni personali senza la minima volontà di sacrificio o considerazione per l’interesse della cosa pubblica”. “Quello proposto da Italia In Comune è senza ombra di dubbio un sentiero che non viene utilizzato da molto tempo e per questo si presenta accidentato e incerto. Realizzare questo progetto sarà difficile, quasi utopico, ma se gli italiani vorranno uscire dal baratro nel quale un cinquantennio di malapolitica li ha condotti non c’è alternativa: tutti, nessuno escluso dovranno prendere nuovamente consapevolezza della cosa pubblica e farsene carico. Per giungere a destinazione sarà necessario l’impegno di tutti i cittadini. Il tempo delle deleghe ai politici “che ci pensino loro” è finito, l’Italia è di tutti noi, prendiamocela. Prendiamola concretamente”
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