Politica

PORTO VIRO-Enrico Bonafè manifesta perplessità su “La fiera del libro” e altro.

Porto Viro-Leggendo il bilancio fatto dalla sindaca Veronese a conclusione della “Fiera del Libro”, svoltasi nella prima settimana di novembre, si ha la netta impressione che la sindaca voli all’interno di una bolla di felicità.

E evidente che chi è a capo di un ente che organizza un evento così importante tanto carico di motivazioni, dai contenuti ambiziosi, con forti messaggi culturali, vede sempre il bicchiere colmo. E ciò è comprensibile. Infatti al di là delle grandi parole di soddisfazione, la realtà è, tanto per fare qualche esempio, che la proposta-esposizione di libri è stata nettamente inferiore sia dal punto di vista numerico che di contenuti culturali, rispetto ad altre passate manifestazioni. Per non dire dei molti appuntamenti con il pubblico che sono stati praticamente disertati. Ci si chiede il perché. La risposta, a nostro avviso, è contenuta nel motto della manifestazione, che ricordiamo essere stato: “Amo viaggiare, ma odio arrivare”, citazione di Albert Einstein; forse un tema come lietmotiv della manifestazione, il viaggio, raccontato ed interpretato in numerose manifestazioni, ma non completamente attrattivo e coinvolgente per il pubblico, al di là dei soliti noti. Nella stessa settimana si è tenuta la ricorrenza del 4 novembre, che insieme al 25 aprile rappresenta uno dei due appuntamenti più importanti e sentiti, da celebrare ricordare e trasmettere le forti motivazioni e i valori della nostra storia repubblicana, e che grazie ai sacrifici di milioni di persone, oggi viviamo in pace e democrazia. Da sempre a Porto viro e in tutte le città e luoghi d’Italia, si celebrano queste giornate, con sentite e partecipate manifestazioni. A Porto Viro questo 4 novembre appena trascorso ci ha lasciati increduli ed indignati. Ci riferiamo all’assoluta mancanza di anche un minimo segno, quale la posa di una corona di fuori presso i vari monumenti che ricordano questi eventi che hanno segnato la nostra storia patria. In piazza Matteotti infatti, al monumento ai Carabinieri e a quello ai caduti della Grande Guerra del 1915-1918, al monumento ai Marinai davanti alla sala Eracle e a quello ai Bersaglieri davanti a piazza dei Caduti Triestini, è mancato qualsiasi segno di celebrazione.

Una scelta, questa della sindaca, inspiegabile ed incomprensibile, che ha profondamente indignato rappresentanti delle associazioni combattentistiche della città e moltissimi cittadini. Questi monumenti sono sempre stati onorati da tutte le varie amministrazioni comunali con la deposizione di corone di fiori. Forse il tema culturale della mostra del libro, il viaggio, che a detta della sindaca è propositivo: “il fatto di non essere mai arrivati, ma sempre in movimento desiderosi di viaggiare e scoprire”, dimostra che lei è ancora in viaggio tanto da non distinguere la realtà dalla fantasia. Questo è il cambiamento e il nuovo che avanza a Porto Viro.  Enrico Bonafè Forza Italia Paolo Bologna Federazione di Centro – Udc/Cdu

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