Porto Tolle-Il vicesindaco Mirco Mancin fa il punto della situazione sul piano di vendita delle case popolari.
Porto Tolle-Meno di un anno fa l’Amministrazione regionale approvava con DGR 987/2015, l’ultimo atto fondamentale all’effettiva possibilità di acquistare il patrimonio di edilizia popolare da parte degli assegnatari degli alloggi di proprietà del Comune di Porto Tolle. Il piano vendite prevedeva la cessione di 14 appartamenti affittati e di 7 sfitti, per un totale valutato in 534 mila euro. Nel corso del 2016 gli uffici comunali hanno provveduto a raccogliere le richieste di acquisto, a svolgere le verifiche e i sopralluoghi necessari a proporre il valore di vendita dei beni e a sanare le problematiche dipendenti da un patrimonio immobiliare vario e di valore ma comunque datato. Dopo le prime vendite avvenute nelle scorse settimane con un incasso per il Comune pari a poco meno di 200 mila euro, sono in preventivo almeno altre quattro vendite di appartamenti affittati, e sono in corso le visite preventive di sette appartamenti sfitti che andranno all’asta presumibilmente entro fine anno. “Rispetto ad un argomento così complesso e articolato la soddisfazione è enorme, commenta il Vicesindaco Mirco Mancin, insieme alla Giunta abbiamo pensato e lavorato assiduamente per portare a compimento un’idea che era sulla carta e che vari concittadini aspettavano da anni che si concretizzasse.
Analizzando le conseguenze e le prospettive che questo piano di vendita comporta, credo sia giusto ricordare che prima di tutto stiamo dando la possibilità sociale alle famiglie assegnatarie di casa popolare di realizzare il proprio sogno, ossia quello di poter acquistare l’abitazione in cui vivono da anni e di poterla lasciare in eredità ai propri figli, dall’altra ci permetterà di avviare delle azioni di valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare effettuando interventi di manutenzione straordinaria, ma anche, se il piano vendite procede nel migliore dei modi, a costruire nuove abitazioni popolari nelle zone dove si sta sempre più concentrando la richiesta. Colgo l’occasione per ringraziare l’Ing. Zanirato di Ater, tutti i nostri uffici coinvolti ed in particolare per l’impegno diretto la Rag. Silvia Bertaggia dell’Ufficio Casa e il Geom. Alberto Marangon, che hanno seguito con determinazione tutta l’operazione di definizione delle varie pratiche lavorando alacremente fino al raggiungimento di questo importante obiettivo che ci ripaga dell’impegno speso”.
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