PICCOLI COMUNI CRESCONO, POLESINE TRA LE AREE CON MAGGIOR PRESENZA.
Il deputato polesano Diego Crivellari sottolinea le misure di intervento e finanza della legge appena approvata a vantaggio degli enti locali sotto i 5000 abitanti.
ROMA 29/09/2017 – <Piccoli comuni crescono. Risorse finanziarie messe a disposizione dallo Stato per consentire sviluppo e crescita ai piccoli centri urbani. E’ stata approvata la legge per la riqualificazione e il sostegno dei piccoli comuni, quelli con meno di 5000 abitanti o derivanti dalla fusione di 2 o più comuni. Si tratta, in realtà, di ben 5585 comuni che costituiscono il 57 per cento territorio nazionale, in cui vivono 10 milioni di cittadini ed operano oltre 400 milia aziende agroalimentari. E’ il territorio della green economy e anche del made in Italy. Nella provincia di Rovigo i comuni con meno di 5000 abitanti sono la grande maggioranza. Il dispositivo approvato prevede la riqualificazione dei centri storici e per centri multiservizi, un nuovo fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, con una dotazione di 100 milioni, l’acccesso alla banda larga ed il Piano speciale per l’istruzione. I vantaggi della legge sono molto importanti, soprattutto per gli enti locali polesani. Come il “Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni”, con ilquale vengono stanziati già 10 milioni per l’anno 2017 e 15 dal 2018 al 2023. Il tutto sarò finalizzato alla manutenzione del territorio, alla messa in sicurezza delle strade e degli edifici pubblici (tra cui le scuole), all’efficienza energica e alla promozione delle energie rinnovabili, all’acquisizione e alla riqualificazione di terreni ed edifici in stato di abbandono, alla ristrutturazione dei centri storici, al miglioramento dei trasporti.
I piccoli comuni potranno individuare all’interno dei centri storici zone di particolare pregio in cui realizzare interventi pubblico-privati di riqualificazione e contro lo spopolamento, anche con la conversione in alberghi diffusi. Potranno inoltre acquisire terreni, immobili e case cantoniere abbandonati e promuovere la realizzazione di centri multiservizi per rendere più agevole agli abitanti l’accesso ai servizi postali, al pagamento dei tributi, ai trasporti e garantire la promozione turistica. Le amministrazioni potranno lavorare per accedere alla banda ultra-larga, rientrando nelle aree cosiddette ‘a fallimento di mercato e promuovere l’artigianato digitale. Inoltre, i piccoli comuni potranno promuovere mercati locali per i prodotti agroalimentari della filiera corta. Mentre per il piano per l’istruzione questo sarà destinato alle aree rurali e montane, per la messa in rete delle scuole e la progressiva informatizzazione dei servizi>. Così il deputato polesano del Partito Democratico Diego Crivellari.
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