La piscina di Porto Viro è un bene di tutti.
PORTO VIRO-La piscina deve rimanere aperta!”. Esordisce con parole decise, il coordinatore comunale di Forza Italia, Enrico Bonafè, in seguito al raduno spontaneo organizzato lo scorso mercoledì 26 gennaio davanti ai cancelli dell’impianto di Via XXV Aprile.
“È imperativo – dichiara – che il nostro impianto natatorio continui a garantire tutti i servizi che offre, non soltanto alla cittadinanza di Porto Viro, ma anche ai comuni vicini: Porto Tolle, Taglio di Po, Rosolina, Loreo, Ariano nel Polesine, per un bacino d’utenza di circa 80mila persone.
La piscina è di certo un luogo ricreativo e di svago, ma dobbiamo ricordare che moltissime persone la utilizzano perché il servizio fa da supporto ad esigenze ben specifiche. Si tratta di un bene di tutti e pertanto deve essere tutelato”. Il raduno organizzato dagli addetti della struttura e da qualche utente incontra il plauso di Bonafè: “Ho partecipato in quanto ho letto dell’iniziativa sulle reti sociali, non serviva un invito specifico, e c’è da dire che se anche fosse stata presente una sola persona in rappresentanza di utenti e lavoratori, sarebbe stato doveroso dimostrare la nostra solidarietà”. “La piscina di Porto Viro è un centro di aggregazione di alto livello – spiega Bonafè – nel 2019 sono state oltre 7mila le persone che hanno usufruito dei suoi servizi. Tra questi un’atleta paraolimpica, che ha rappresentato l’Italia, oltre che un po’ di Porto Viro, alle olimpiadi di Tokyo 2020. Inoltre è un centro di allenamento per una squadra di atleti locali che partecipano a gare regionali e nazionali.
E ancora: gode di una convenzione con Ulss 5, ha partecipato alle iniziative di Telethon e fino al 2019 ha organizzato ed ospitato tantissime gare domenicali di pallanuoto. Poi, per cause che tutti conosciamo, dal 2020 c’è stato un calo precipitoso, fino alle ripetute chiusure. Ora, tutelare una struttura del genere è doveroso: sia per il servizio che offre, sia per le spese che produce ogni giorno: il solo mantenimento dell’impianto costa un migliaio di euro al giorno e le pompe non possono rimanere spente a lungo, altrimenti si provocherebbe un danno economico enorme. All’incertezza dell’apertura, si aggiunge anche l’incertezza politica: la sindaca a breve scade e quindi la prossima amministrazione deve rivedere con un altro spirito tutti gli elementi, per trovare una soluzione”. Enrico Bonafè-Coordinatore Comunale Forza italia.
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