Parte il progetto di agricoltura sociale in Polesine in memoria di don Giuseppe Mazzocco.
ROVIGO-A circa 8 mesi dalla scomparsa del prete diocesano e missionario don Giuseppe Mazzocco si è avviato il progetto ispirato alla sua azione e pensiero, denominato ‘Libera Agricoltura Sociale’. Vede la collaborazione dell’Università di Padova, della cooperativa sociale Porto Alegre di Rovigo e di una ventina fra associazioni e singole persone che hanno finanziato o patrocinato il progetto. Fra queste vi sono i comuni di Adria e Rovigo. Il progetto attraverso una sottoscrizione tuttora attiva ha raccolto circa 26.000 euro, buona parte dei quali utilizzati per reclutare attraverso un bando universitario un’assegnista di ricerca che seguirà il progetto per un anno. Vincitrice del bando è risultata Martina Lo Cascio.
All’incontro di avvio tenutosi presso i locali della Porto Alegre il 9 marzo, presente oltre che Martina, il referente scientifico per l’Università di Padova Giorgio Osti, l’assessore del Comune di Rovigo Dina Merlo, Francesco Ronsisvalle di Irsap SpA, Leonardo Peretto dell’associazione Down Dadi, Francesco di Iacovo dell’Università di Pisa, personale e volontari della cooperativa. Proprio il presidente della Porto Alegre, Carlo Zagato, ha sintetizzato in chiusura dell’incontro il senso del progetto: un ricordo affettuoso per don Giuseppe, il diuturno lavoro di collaborazione fra terzo settore e enti locali, la possibilità proprio con l’agricoltura sociale di superare schematismi e vincoli che ciascun settore pubblico e privato si porta dietro. Martina Lo Cascio, che ha una bella esperienza di ricerca, ha preso nota di tutto con cura, pronta a partire per un’esplorazione delle potenzialità agricolo-sociali del Polesine e oltre, dato che don Giuseppe ha finito per lavorare in tre continenti. Quello è l’orizzonte geografico e culturale del progetto.