Il Veneto che vogliamo aderisce a piattaforma UDU e presenta le proposte per scuola e università.
Il Veneto che Vogliamo si riconosce nel mantenimento dell’unitarietà del sistema scolastico nazionale e sottolinea il valore formativo della scuola pubblica e statale, alla quale andrebbero destinate prioritariamente le risorse economiche pubbliche. www.unaregioneper.it.
Le proposte già contenute nel nostro programma. Cambiamenti climatici, educazione ambientale, cittadinanza responsabile e tutela della salute.
Definizione di un programma “green” per la scuola veneta, pensando ai cittadini e alle cittadine del 2030: progetti di educazione ambientale destinati alle scuole di ogni ordine e grado della Regione, anche in collaborazione con l’ARPAV, enti, associazioni; azioni di sostegno alle scuole per l’implementazione di progetti sia di educazione ambientale che di riqualificazione ecologica degli ambienti scolastici. La riqualificazione ambientale diventa anche un’azione inclusiva prevedendo l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche nelle scuole, nelle università e in tutti gli spazi educativi della regione. In considerazione anche dell’epidemia di Covid-19 si rende necessario affrontare il problema degli spazi, di una ricognizione nei territori, del loro recupero/riadattamento per uso scolastico, facilitandone l’utilizzo per gli Enti Locali.
Diritto all’accesso ai percorsi di istruzione e formazione per tutto l’arco della vita.
- Denatalità, spopolamento e pari opportunità.
- Incremento asili nido attraverso il recupero/costruzione di nuovi asili pubblici (particolarmente nei piccoli comuni e nelle comunità montane), interventi finanziari e di supporto per nidi e micronidi, per andare verso la gratuità del servizio.
- Sostegno economico a famiglie in condizioni di disagio sociale o con figli portatori di disabilità, disagio aggravato anche dall’emergenza socio-economica dovuta al Covid-19.
- Una scuola inclusiva, una scuola per tutte e per tutti. La scuola inclusiva è quella che afferma il diritto di ogni studentessa e di ogni studente ad essere pienamente ciò che sente di essere, senza tollerare alcuna forma di discriminazione.
Per le persone a maggior rischio di discriminazione (portatori di disabilità, ragazze e ragazzi LGBT, alunni e alunne di origine straniera, persone a rischio per il colore della pelle o per le loro caratteristiche somatiche, persone appartenenti a minoranze religiose, famiglie con genitori omosessuali, Rom, Sinti e Caminanti) si propongono azioni permanenti di:
- a) informazione e sensibilizzazione destinate a studenti/studentesse, famiglie, insegnanti, dirigenti scolastici, personale ATA, in collaborazione con associazioni, enti e università;
- b) formazione specifica per insegnanti sull’educazione sessuale e affettiva;
- c) supporto nei casi di bullismo e discriminazione nelle scuole.
Potenziare la presenza dei facilitatori linguistici all’interno delle scuole e dei mediatori interculturali per alunni, famiglie, insegnanti. Aumento del numero di Operatori Socio-Sanitari dedicati ai minori con bisogni educativi speciali e potenziamento dei finanziamenti regionali del settore socioeducativo.
- Diritto allo studio e obbligo scolastico.
- Potenziamento dei finanziamenti regionali e revisione dei parametri di accesso ai contributi per estendere la platea dei fruitori.
- Revisione del “buono scuola” per le spese di iscrizione e frequenza, per ampliare numero e tipologia dei destinatari.
- Ampliamento buoni-libro puntando al loro superamento tramite l’estensione del “comodato d’uso” in tutte le scuole.
- Rivedere i parametri di accesso ai contributi per la frequenza dei percorsi di istruzione e formazione professionale pubblici e privati.
- Ampliamento dei beneficiari di borse di studio regionali per la formazione universitaria innalzando la soglia patrimoniale ISPE necessaria a 50.000 € per ottenere la borsa, come da indicazioni ministeriali. Il Veneto che vogliamo-movimento civico e popolare
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