“PULIAMO IL MONDO” 2023-Parco naturalistico delle Dune fossili sul tema: “l’abbandono dei rifiuti“.
PORTO VIRO-(RO)-Sabato 23 di settembre ritorna “Puliamo il mondo”. L’evento promosso da Legambiente, ed organizzata a Porto Viro dall’Associazione Le Dune ODV, e dal comune di Porto Viro Assessorato all’Ecologia e Ambiente, in collaborazione con il Circolo di Legambiente Adria Delta del Po l’ENAIP Veneto SFR di Porto Viro Hanno promosso un incontro con Studenti, Associazioni ambientaliste, cittadini al parco naturalistico delle Dune fossili sul tema: “l’abbandono dei rifiuti “
30 anni sono trascorsi dalle primissime edizioni di “Puliamo il mondo”, l’ormai storica iniziativa di Legambiente volta a sensibilizzare giovani e meno giovani sull’abbandono dei rifiuti nell’ambiente. In tutti questi anni abbiamo incontrato tanti ragazzi, giovani di una volta, che oggi partecipano all’iniziativa con i loro figli. Abbiamo parlato di ambiente, di tutela, di valorizzazione, sono nate nuove amicizie e collaborazioni. Ma, riprendendo le parole di un noto cantautore, “siamo ancora qua, eh già”… Purtroppo l’attività svolta, nonostante la buona volontà e le forze messe in campo dalle varie Amministrazioni che nel tempo si sono susseguite non sono state sufficienti a salvaguardare i nostri territori dalla pratica dell’abbandono dei rifiuti, a far nascere, crescere e mantenere nei cittadini una coscienza ecologica di rispetto e tutela.
La sfida di oggi, per il nostro territorio, è estremamente importante: il passaggio dalla TARI alla TARIP. L’avvento del sistema sulla tariffazione puntuale dovrebbe portare dei vantaggi: l’importo della tariffa sui rifiuti si basa sul comportamento effettivo dei cittadini e sui servizi di cui fruiscono. Faccio un esempio: Mario e Luigi hanno entrambi un appartamento di 80 mq, Mario ha il giardino che tiene sempre ben in ordine, mentre Luigi non ha giardino e non fa benissimo la differenziata. Luigi butta tutto nel sacco nero. In un sistema a tariffazione puntuale Luigi pagherà di più perché farà più conferimenti di secco. Ma Mario, che taglia il prato e le piante, chiederà al gestore di venire a prendere i suoi rifiuti verdi e pagherà una tariffa per quello. Il sistema risulta più equo perché Mario paga lo smaltimento dei suoi rifiuti verdi e Luigi paga per i propri sacchi neri indifferenziati. Oggi, invece, c’è un criterio presuntivo, che sulla base di parametri tipo i mq, il numero di abitanti, l’attività svolta, determina una tariffa che ha poco a che vedere con il comportamento dei residenti.
Oggi la TARI è uno strumento che garantisce la copertura integrale dei costi del servizio, la tariffa puntuale è, invece, uno strumento che garantisce anche una migliore performance ambientale. Siccome oggi l’obiettivo della raccolta differenziata è ridurre i rifiuti indifferenziati, aumentare i rifiuti riciclabili e soprattutto limitare la produzione dei rifiuti complessiva, ecco che la tariffa puntuale viene in aiuto. In media in Italia i comuni che applicano la tariffa puntuale raggiungono l’83% di raccolta differenziata e meno di 100 kg anno di rifiuto indifferenziato. Per raggiungere questi risultati dobbiamo partire da una maggiore responsabilità e maggiore coinvolgimento degli utenti: la tariffa puntuale, mettendo le mani nelle tasche, è in questo senso un pungolo. È lecito chiedersi però se e quali criticità possano subentrare a seguito di questo cambiamento. Innanzitutto i comportamenti elusivi ovvero tutti quei comportamenti che tendono a nascondere i rifiuti abbandonandoli nei fossi, lungo le strade, nelle golene, nelle pinete, nei cestini gettacarte stradali, nei piazzali meno trafficati, nelle aree disabitate…
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