Porto Tolle-Sindaco e vice sindaco sulla questione Parco.
Leggendo le dichiarazioni del trio Pizzoli Crepaldi Mantovani sulla questione Parco e sulle conseguenti responsabilità attribuite al sottoscritto e al Sindaco c’è da rimanere senza parole pensando alla fantasia necessaria per descrivere un racconto così distante dalla realtà.
L’attuale amministrazione, sul tema Parco, ha iniziato ad esprimere il proprio parere fin da appena eletta (estate 2013) consegnando alla Regione Veneto le proprie osservazioni al Piano Ambientale adottato a fine 2012 (con il parere contrario del Comune di Porto Tolle) denunciando tra le diverse questioni, come il Piano risulti inadeguato (in quanto non ha gli strumenti) a descrivere, rappresentare e pianificare una parte del suo territorio, quello più estremo, che è, per sua natura, mutevole. Ha denunciato, sin da subito, come l’Ente sia diventato una sorta di grande Pro-loco incapace di affrontare i veri problemi del territorio che vengono lasciati alle responsabilità dei singoli comuni come ad esempio la questione dei ponti di barche. Non ha risparmiato, e continua a farlo da tre anni a questa parte, durissime critiche alla Regione Veneto per le modalità con cui ha esautorato i comuni nell’Ente, commissariandolo con la mancata nomina dei suoi rappresentanti. L’attuale Amministrazione è particolarmente preoccupata e ha espresso la propria contrarietà a qualsiasi iniziativa che miri a modificare gli assetti territoriali e la governance del territorio del parco senza coinvolgere il territorio con le sue sue associazioni e la sua comunità locale. Lo ha detto a tutti: istituzioni, enti, partiti, cittadini con orientamento politico di destra e di sinistra . Lo ha detto ai Comuni che fanno parte dell’ente Parco arrivando a sottoscrive un protocollo inviato sia ai relatori della proposta di legge a Roma che alla Regione Veneto. Lo ha espresso alle Commissioni Consigliari della Regione Veneto che si occupano di Parco. La sua contrarietà l’ha manifestata perfino alle associazione ambientaliste ferme sostenitrici di un nuovo parco. L’Amministrazione si è espressa in maniera chiara e inequivocabile in qualsiasi riunione sia pubblica che privata e con qualsiasi associazione di categoria dagli agricoltori, ai cacciatori ai pescatori per citarne solo alcuni. Il mio personale pensiero sul tema che è anche quello dell’Amministrazione l’ho espresso non più tardi di qualche giorno fa, a Scardovari nella sede della Coop. Delta Padano, alla presenza di pescatori, cacciatori ed agricoltori; io c’ero ma i rappresentati del trio di minoranza no. Ma non sono mancati solo lì, sono mancati a qualsiasi incontro fatto: pubblico, privato, istituzionale e non.
Per rappresentare in maniera realistica e pertinente questa vicenda non c’è bisogno di tanti giri di parole, basta riportare la famosa storiella di quel bue che dava del cornuto all’asino. Chiarita questa storia, credo che il trio di minoranza avrà la possibilità di riscattarsi nel proprio ruolo costruttivo di minoranza, tra qualche mese quando, passata l’estate, continuerà a non avere argomentazioni critiche da rivolgere all’Amministrazione, ma con l’avvicinarsi dell’autunno potrà sempre dire “piove, amministrazione ladra”. VALERIO GIBIN
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