La riapertura dei plessi di Bottrighe e Baricetta garantirebbe le lezioni in presenza agli studenti in età della scuola dell’obbligo.
ADRIA-Il Sindaco Omar Barbierato-In vista dell’avvio del nuovo anno scolastico e dell’evolversi dell’ emergenza sanitaria, l’Amministrazione comunale ha esaminato e valutato le opportune iniziative da intraprendere per garantire agli allievi le lezioni in presenza e a tutti coloro che operano nella scuola, condizioni di sicurezza.
Come previsto dalle disposizioni nazionali, per gli alunni di età inferiore ai 12 anni non è stato approvato il vaccino, mentre per gli alunni di età superiore ai 12 anni non è previsto l’obbligo vaccinale: conseguentemente, la vaccinazione nell’ambito della scuola primaria e secondaria di primo grado non rappresenta uno strumento efficace per contenere la circolazione del virus.
E’ necessario, quindi, individuare delle misure e delle cautele ulteriori e alternative. Come sostenuto da autorevoli esperti, assicurare il distanziamento fisico (maggiore rispetto a quello attualmente previsto nei protocolli) e la riduzione degli alunni per classe, rappresentano una soluzione concreta per attuare efficaci misure di salvaguardia della salute e assicurare la continuità della didattica in presenza, soprattutto dopo che la DAD ha mostrato dei limiti e delle criticità importanti, per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. In tale prospettiva, il Comune di Adria ha ribadito alle Istituzioni scolastiche competenti, la possibilità di usufruire dei plessi scolastici di Baricetta e Bottrighe, che garantirebbero un maggior distanziamento e la gestione più agevole e sicura degli spazi comuni. Non solo. In molteplici occasioni, dal confronto con i competenti Dirigenti scolastici è emerso che una grave criticità, che di fatto preclude la possibilità di usufruire delle scuole frazionali, è costituita dalla carenza di personale docente e non docente.
“Per tale ragione, è stata inviata al Ministro Bianchi una missiva, -rende noto il Sindaco Omar Barbierato–nella quale si chiedono maggiori risorse, auspicando che superata l’emergenza sanitaria si rivaluti il ruolo delle scuole frazionali e dei paesi di piccole dimensioni, poiché esse rappresentano un patrimonio culturale e sociale che non può essere dissipato e la chiusura di un plesso scolastico non può prescindere da una visione ampia e prospettica dello sviluppo del territorio, delle sue specificità e identità locali, delle esigenze delle famiglie”. “L’ impegno profuso per le scuole frazionali è stata una delle attenzioni in questi tre anni di amministrazione” commenta il consigliere Comunale Oriana Trombin. “Un lavoro che si traduce in un continuo confronto, avvenuto prima e durante questa pandemia, con il mondo della scuola e le istituzioni, convinti che le sedi scolastiche delle frazioni rappresentino un elemento fondamentale per il territorio.” Afferma il Sindaco Omar Barbierato.