ROSOLINA/ALBARELLA-Oggi 15 ottobre, ad Albarella in 300 per festeggiare XIV Giornata provinciale del Pensionato.
Oggi 15 ottobre, ad Albarella in 300 per festeggiare XIV Giornata provinciale del Pensionato.
ROSOLINA/ALBARELLA (RO) – “Continuate ad essere un pilastro portante per la nostra Associazione e soprattutto per i nostri giovani, perché in questa società che va a velocità supersonica, solo voi siete in grado di non far perdere i valori e ricordare i percorsi di riscatto sociale che sono stati compiuti dai mezzadri delle campagne per arrivare ad essere gli imprenditori agricoli moderni di oggi. Coldiretti ha bisogno di voi”. Così il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo ha salutato la folla di 300 associati convenuti stamane (15 ottobre) all’isola di Albarella per la XIV Giornata provinciale del pensionato Coldiretti.
L’appuntamento annuale è cominciato con una messa solenne concelebrata dal vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo, dal parroco di Albarella don Lino Mazzocco e dal consigliere ecclesiastico di Coldiretti, don Carlo Marcello (parroco di Villadose). Presenti i vertici di Coldiretti Rovigo, della Federpensionati nazionale e provinciale Coldiretti, varie rappresentanze di altre province venete e la dirigenza dell’isola di Albarella, che ha accolto la pacifica invasione.
Al termine della celebrazione religiosa il presidente di Pensionati Rovigo e Veneto, Marino Bianchi insieme al segretario Paolo Casaro, hanno consegnato alla moglie Patrizia una targa alla memoria di Guido Ganzarolli, presidente di Pensionati Ficarolo, prematuramente scomparso. “Un uomo che ha dato tanto per la nostra associazione”, ha ricordato Bianchi.
A seguire alcuni saluti degli intervenuti, motivo di riflessione per il senso della giornata. “Ci sono oltre 16 mila anziani ultracentenari in Italia – ha ricordato il segretario nazionale di Federpensionati Coldiretti, Danilo Elia. – Tutti gli indici demografici ci dicono che è aumentata l’aspettativa di vita e quindi che ci avviamo verso una società sempre più anziana, che ha sempre più bisogno di assistenza e di welfare che in passato. In un momento di difficoltà economiche degli enti territoriali e del governo nazionale, i nostri pensionati sono preoccupati per il futuro dei loro figli e dei nipoti, ai quali già danno tutto il supporto familiare perché le strutture pubbliche non coprono la domanda di servizi. A queste persone noi dobbiamo dare la serenità perché ogni albero dà i frutti secondo le stagioni. Non si può chiedere di più a questi anziani che continuano, in particolare lo vediamo nel nostro settore quello dell’agricoltura, a far vivere le aziende e a fare da ammortizzatori social”.
Sull’importanza della figura del pensionato per la società e per la famiglia, si è soffermato anche il direttore di Coldiretti Rovigo, Silvio Parizzi. “Voi non siete affatto un peso per gli altri – ha detto il direttore rivolto alla platea – ma siete parte della nostra forza di rappresentanza di Coldiretti e contribuite alla reputazione della nostra associazione e di questo dovete essere consapevoli. Fate già tantissimo per la società e per la famiglia, i badanti, i baby sitter, i bancomat, gli asili nido e quant’altro, vi esorto a fare qualcosa anche per voi stessi, a mettere in campo delle iniziative, anche piccole, per alleviare la solitudine che attanaglia ancora molti anziani”.
Alla conclusione della messa, un corteo di corriere e vetture si è diretto all’Hotel Capo nord per un pranzo conviviale ed il proseguimento della giornata in modo festoso.
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