Politica

LA SENTENZA DEL TAR INFIAMMA GLI ANIMI.

PORTO VIRO-IL CONSIGLIERE DI MINORANZA,  THOMAS GIACON, RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DELLA SINDACA MAURA VERONESE SULLA SENTENZA DEL TAR.

La Sindaca mente sapendo di mentire – esordisce Giacon – stiamo assistendo ad una delle più belle commedie mai realizzate dall’ex assessore alla cultura, Maura Veronese, che piena di arroganza e saccenza cerca di trasformare i suoi gravi errori politici e amministrativi, in un errore della minoranza, dimenticando che il Tar del Veneto reputa questo errore un “grave pregiudizio nei confronti dei ricorrenti” e ha anche condannato il comune a pagare le spese e le competenze legali. È inammissibile che un avvocato come la sindaca dubiti delle competenze del Tar. Assistiamo ormai da mesi ad un sindaco incapace di contrastare le azioni giuste e corrette di una minoranza, che dati alla mano, ha più consenso della giunta comunale. Un’amministrazione pubblica parla per atti e non per allusioni e con bugie. Quanto da noi affermato – dichiara incontrando il consenso di tutta l’opposizione – è riconducibile alle delibere di consiglio e ai verbali della commissione territorio, ma furbescamente la sindaca, con le sue caotiche affermazioni, sta bene attenta a non citare le vere motivazioni che hanno compromesso la delibera del consiglio comunale, creando lei stessa danni alla comunità. L’incompetenza nell’amministrare “il bene comune” è evidente. Non entro nel merito delle competenze professionali dell’avvocatessa – avvisa Giacon – ma le sue continue distrazioni le hanno fatto scordare (e quindi la invito a ripassare il manuale di diritto amministrativo) che la delibera, una volta “sospesa dal Tar”, non può più essere revocata fino alla sentenza finale fissata per il 6 novembre prossimo.

L’avvocato Veronese prova a destreggiarsi tra giochi di parole mal concepite e poco chiare – continua il consigliere – per provare ad apparire agli occhi dei cittadini “vittima” ma aimè, le ricordo che è proprio lei la responsabile principale che ha ingarbugliato con questa delibera danneggiando privati e aziende coinvolte, compreso la Casa di cura. Con la sua incapacità di governare e regolare i rapporti istituzionali tra le parti politiche e la sua scarsa conoscenza amministrativa e tecnica, sta compromettendo la città di Porto Viro, ormai zimbello del Polesine. È ormai palese che non essendoci programmazione né attività amministrativa presto ci ritroveremo nel baratro, come Comune. La invito pertanto a dimettersi – conclude Giacon – per salvare la faccia e con lei chi è coinvolto attivamente in questa triste commedia.  Thomas Giacon e i consiglieri di opposizione

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