Carnevale: Sequestrati nei confronti di due negozi gestiti da cinesi 900 articoli tra costumi, maschere, giocattoli e bombolette spray irregolari.
ROVIGO-Intensificati i controlli su tutto il Polesine da parte della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Rovigo nella commercializzazione di giocattoli, maschere e costumi tipici del Carnevale allo scopo di verificare la regolarità e il rispetto delle normative di settore che hanno portato al sequestro di circa 900 articoli irregolari perché totalmente carenti della marcatura CE obbligatoria per legge, oltre che privi delle informazioni prescritte dal D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo) nei confronti di due empori gestiti da cittadini cinesi.
All’atto dell’accesso i finanzieri hanno potuto riscontrare la vendita al pubblico di una vasta gamma di giocattoli, chincaglieria, maschere e articoli per il carnevale privi delle necessarie descrizione e/o certificazione di qualità: sono stati sequestrati infatti circa 900 articoli, tutti in violazione della normativa sulla sicurezza dei giocattoli e, in molti casi, anche carenti delle informazioni minime per i consumatori.
Nel corso delle ispezioni i militari hanno infatti constatato che alcuni dei prodotti esposti per la vendita erano del tutto privi della marcatura di conformità agli standard europei, il cosiddetto marchio “CE”, nonché delle indicazioni che prescrivono il divieto di utilizzo di alcuni giocattoli di ridotte dimensioni per i bambini di minore età. Tra gli articoli irregolari figuravano anche 187 “cannoni sparacoriandoli” che, maneggiati in maniera incauta, soprattutto dai minori di età, avrebbero potuto comportare seri rischi alla salute oltre che ingestioni accidentali, non essendo conformi agli standard di mercato. Riscontrate le palesi violazioni in danno ai consumatori, i finanzieri polesani hanno provveduto a sequestrare amministrativamente circa 900 articoli per le violazioni di cui agli artt. 14 e 31 c. 7 del D. Lgs. 54/2011 (Norme in materia di sicurezza dei giocattoli), contestando ai responsabili delle attività controllate la sanzione amministrativa che verrà successivamente determinata a cura della Camera di Commercio in un valore compreso tra i 1.500 e i 10.000,00 euro. Gli interventi si inquadrano nel contesto delle attività di controllo di polizia economico-finanziaria che, oltre che tendere a disarticolare le filiere dell’illecita commercializzazione di prodotti non conformi e pericolosi per gli utilizzatori, mirano anche a contrastare le pratiche di illecita concorrenza nei confronti degli operatori che, rispettosi delle regole, sostengono maggiori costi.
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