TRA VILLE E GIARDINI XXIII-LA CULTURA BALLA SULLE NOTE DI PIAZZOLLA-Grande apprezzamento del pubblico per l’esibizione di Naturalis Labor e Tango Spleen.
CENESELLI (RO) – La serata è stata funestata dalle cattive previsioni meteo, che hanno costretto a spostare l’evento dal magnifico parco Don Arrigo, alla funzionale palestra comunale di Ceneselli; ma si è svolto ugualmente con tanto pubblico e soddisfazione di tutti, venerdì sera (29 luglio), l’appuntamento di Tra ville e giardini XXIII con il fascinoso tango tradizionale argentino.
In cartellone lo spettacolo “Omaggio ad Astor”, con le magnetiche musiche di Astor Piazzolla ed altri classici argentini, superbamente eseguite dal vivo dal Tango Spleen Trio, formazione ridotta dell’orchestra di tango ballato, giustamente più famosa d’Italia. Sulle note melanconiche e struggenti del bandoneon, sono scesi in pista i cinque splendidi tangueros della Compagnia Naturalis Labor: ora in coppia, ora in trio, ora in gruppo; alternati a pezzi solo strumentali. Fascino, potenza e seduzione, le cifre del tango tradizionale argentino, rischiano di farne un cliché, ma non con le coreografie virtuosistiche di Luciano Padovani, direttore della Naturalis Labor, che ha reso la sua compagnia particolarmente nota proprio per la capacità di rivisitare il tango in chiave contemporanea. Anche in questo tango eseguito dichiaratamente in modo tradizionale, si accendevano qua e là, delle strizzate d’occhio alla gestualità propria della danza contemporanea.
Il tango, nato negli ultimi decenni dell’Ottocento, come espressione popolare e artistica, comprende musica, danza, testo e canzone. Incrocia il folkore del Rio de La Plata con quello degli immigrati europei e con i ritmi africani. Lo spettacolo ha ricordato anche le origini di questo ballo, riproponendo le coppie maschili, perché sulla strada, tra le classi più povere, o nelle osterie e nei bassifondi di Buenos Aires, si ballava tra uomini o con le prostitute. Le signore non potevano frequentare le strade, né tantomeno le milonghe. Anche perché il tango inizialmente era considerato un ballo “immorale”. Poi, nei primi anni del Novecento, si diffuse nelle grandi sale da ballo di mezza Europa. Complice la sinuosità, il calore, l’eleganza dei corpi in scena, il pubblico ha generosamente applaudito danzatori e musicisti, e chiesto a gran voce un bis che non era stato previsto. Una serata di grande qualità artistica e culturale. A salutare gli spettatori di questo splendido evento di Tra ville e giardini c’era il sindaco di Ceneselli, Angela Gazzi, che da sempre si impegna perché il piccolo comune altopolesano sia ospite della manifestazione. Per la Provincia di Rovigo, ente promotore e sostenitore, c’era la delegata Lucia Ghiotti, che non ha mancato di elogiare e ringraziare la disponibilità del sindaco di Ceneselli a favore della cultura, un bene che scalda l’anima e va sempre sostenuto.
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