Tensioni 2022: 1-2 ottobre SGUARDO SULLA CRISI AMBIENTALE.
ROVIGO-Torna Tensioni 2022, Festival di arti e sguardi sul Presente, quarta edizione 1-2 ottobre 2022, Rovigo Censer 30 settembre Anteprima “Geografia delle relazioni” declinate nell’ecosistema globale Manifesti disegnati dall’Intelligenza artificiale. Due giorni di incontri, performance artistiche, mostre visivo-fotografiche, installazioni tecnologiche per interpretare la crisi ambientale con una pluralità di linguaggi multidisciplinari.
In tempi complessi segnati da crisi e cambiamenti repentini con implicazioni che si ripercuotono a livello globale, torna la riflessione collettiva del Festival di arti e sguardi sul Presente, giunto alla quarta edizione: Tensioni 2022 – Geografia delle relazioni, allestito da La fabbrica dello zucchero coop in collaborazione con Censer spa-Rovigo fiere.
La kermesse artistico-performativa multidisciplinare animerà l’ex zuccherificio Censer di Rovigo per l’intero week-end del primo e due ottobre 2022, con un evento di Anteprima nella serata di venerdì 30 settembre. L’identità visiva di Tensioni 2022 è composta da tre quadri grafici che accompagnano il logo del festival sui manifesti, realizzati dall’Intelligenza artificiale su imput di Ida Studio. La presentazione ufficiale del programma e dei contenuti del festival sarà giovedì 22 settembre alle ore 17.30 nel dehors dell’enoteca Sur.Lie con una conferenza stampa aperta alla cittadinanza. Il sottotitolo del festival, “Geografia delle relazioni”, quest’anno si declina nella narrazione del rapporto dell’uomo e dei suoi sistemi culturali con l’ambiente e l’ecosistema globale. Seguendo il pensiero lungimirante dello psicologo e filosofo Félix Guattari, che nel 1989 scriveva il saggio “Le tre ecologie”, il concetto di Ecologia va visto nella combinazione di tre piani di sistemi, che interagiscono tra loro: ambientale, sociale e mentale. Sicché, non vi può essere alcun progresso politico sul piano della crisi ambientale, se le soluzioni proposte non prendono in considerazione anche le dimensioni sociale e psichica. Ecosistemi naturali e artificiali, mai come ora, convivono sul sottile limite di un collasso, in quanto le ingerenze delle attività antropiche sembrano minare strutture ed equilibri millenari. L’uomo dovrebbe prendere coscienza della fragilità delle sue costruzioni economico-sociali e rendersi conto della propria interdipendenza, non solo con gli altri essere umani, ma, soprattutto, col resto dei viventi e dei sistemi fisico-biologici. Crisi ambientale è anche crisi sociale e viceversa.
“Pluralità di linguaggi in un ecosistema che cambia” è il mood dell’edizione 2022 e sintetizza le modalità multidisciplinari e le molte forme espressive con cui danza, musica, arti performative, tecnologia e design stimoleranno la percezione e la riflessione dei visitatori del Festival con opere artistiche e narrazioni, derivate da esperienze di confronto estetico e sociale con le tematiche ambientali e le urgenze che ne derivano. Una prima suggestione di tipo visivo viene dalla stessa identità grafica del festival Tensioni 2022: tre quadri realizzati dallo Studio Ida-Identity atlas di Rovigo, intitolati “Leaf aridity map” (mappa dell’aridità fogliare), “Globe climate neuron” (neurone climatico del globo), “Human hand microplastics” (microplastiche nella mano umana). Ida Studio ha scelto provocatoriamente di realizzare le immagini con le intelligenze artificiali (Ai), fra cui Midjourney, il programma che sta spopolando nel mondo dei videogames: un sistema basato su un Gpt-3 (Generative pre-trained transformer), ossia un modello di linguaggio di OpenAi, in grado di generare immagini sulla base di input testuali. I titoli dei tre quadri, che coincidono con gli input forniti all’intelligenza artificiale, ne rappresentano quindi non solo il contenuto, ma l’elemento primario e fondante della loro creazione. Una provocazione che fa riflettere sul ruolo della creatività, sui parametri percettivi con cui si osservano le immagini, sulla linea di demarcazione tra reale e digitale.
Il Festival Tensioni è ideato ed organizzato dallo staff de La fabbrica dello zucchero, assegnataria del contributo della Regione Veneto POR FESR 2014-2020, Asse 3. Azione 3.5.1 Sub-Azione C, Bando per l’erogazione di contributi strutturali per le imprese culturali, creative e dello spettacolo, col coordinamento di Claudio Ronda; Il Festival è realizzato in collaborazione con Censer Rovigo Fiere, Ente Rovigo Festival, Associazione balletto “Città di Rovigo” Fabula saltica, Consorzio universitario di Rovigo, Liceo scientifico statale Pietro Paleocapa di Rovigo, Liceo statale Celio-Roccati di Rovigo e Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Cipriani di Adria; col sostegno di Comune di Rovigo, Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Rovigo cultura; e col patrocinio della Provincia di Rovigo; sponsor tecnici sono Rovigo Convention & visitors Bureau e Ida identity Atlas.
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