Politica

Azzalin (PD)-“Vergognosa e strumentale la bocciatura della mozione sul porto di Pila, che ha l’unica colpa di non trovarsi in provincia di Treviso. È la conferma del totale disinteresse per il Polesine”.

Venezia 27 mar. 2018 –       “La Regione ha mostrato ancora una volta il disinteresse totale per la provincia di Rovigo. La decisione di imporre con protervia un voto contrario nonostante la disponibilità a modificare il testo della mozione è vergognosa”.

Graziano Azzalin, Consigliere regionale del Partito Democratico, commenta così la bocciatura della mozione relativa all’ampliamento del porto di Pila da parte della maggioranza, dopo una sospensione dei lavori per arrivare a un testo condiviso. I voti favorevoli, infatti, sono stati 17 (PD, Lista AMP, Veneto Civico, Cinque Stelle, Liberi e Uguali, Veneto del Fare e Apv), i contrari 28 e un astenuto. “Continuano a nascondersi, mettere nero su bianco gli impegni impedirebbe di continuare a rinviare facendo invece promesse su promesse. Quante volte hanno agito così in questi anni? È un insulto non solo ai pescatori, che sono venuti a Venezia appena una settimana fa, ma a un intero territorio, che per la Regione si conferma di serie B. Chiedevamo un impegno politico per arrivare a un progetto che risolvesse in via definitiva un problema grave riguardante non solo il Polesine e che ha ripercussioni su tutta l’economia veneta. La buona politica, però, non si fa né con la vacuità dell’assessore Corazzari, né con la permalosità dell’assessore De Berti. Sanno benissimo che i lavori di somma urgenza non possono più essere fatti se non all’interno di una progettazione complessiva che risolva il problema in maniera strutturale, è stato detto anche dagli stessi tecnici della Regione. Con la mozione chiedevamo nient’altro di impegnare la Giunta a lavorare in questa direzione, con una programmazione certa. Se l’assessore De Berti dice che stanno già muovendosi, perché non c’è alcuna traccia della delibera né del cronoprogramma? È ora di finirla con la somma urgenza, è una presa in giro e uno spreco di soldi. Su questo andremo fino in fondo e crediamo che anche l’Anac farà bene a vigilare”.

“L’impegno finanziario promesso per l’intervento è 450mila euro – conclude Azzalin – meno di quanto è stato speso per lo studio preparatorio per presentare la candidatura all’Unesco delle Colline del Prosecco, la vera priorità della Regione. Alla fine l’unico torto che ha Pila è quello di non essere in provincia di Treviso”. 

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici