PORTO VIRO-l’Opposizione affianca la petizione di alcuni cittadini contro il traffico pesante.
Porto Viro-I Consiglieri Comunali Silvia Gennari, Thomas Giacon, Giuseppe Geremia Gennari, Ivano Vianello e Alessia Tessarin, interpellano il Sindaco e l’Assessore delegato in merito al transito di mezzi di massa a pieno carico superiore alle 3.5 t, nel tratto di Via Argine Po che parte dall’intersezione con Piazza Matteotti e arriva fino all’intersezione con Corso Risorgimento.
Un comitato spontaneo di cittadini, in data 31 agosto 2018, ha protocollato presso il Comune di Porto Viro (Prot. n.°0018878) una petizione popolare formulata e sottoscritta da circa 30 cittadini Portoviresi residenti in Via Argine Po, indirizzata all’attenzione del Sindaco, dell’Assessore alla Viabilità, del Comandante della Polizia Locale. I firmatari chiedono che venga interdetto il transito degli automezzi pesanti (autotreni, autoarticolati e autocarri con peso complessivo superiore a 3,5 ton) nella via Argine Po, strada arginale facente parte del centro abitato di Porto Viro, nonché parzialmente inserita nel Centro Storico.
A sostegno della richiesta i cittadini firmatari hanno addotto le seguenti motivazioni: Ad ogni passaggio di autocarro, autotreno o autoarticolato lungo la via in oggetto, gli edifici fronteggianti vibrano, i mobili tremano e i letti sobbalzano; i suddetti veicoli, inoltre, transitano spesso a velocità sostenuta su di un asfalto costellato da dissesti e da avvallamenti, peggiorando progressivamente la situazione; oltre che destare una sensazione molto fastidiosa e I’ impressione di subire frequenti piccole scosse di terremoto, il continuo sobbalzo può pregiudicare in breve tempo I’ integrità statica dei fabbricati, con grave danno per i residenti. La via Argine Po, di larghezza media 5 ,00 m, è caratterizzata da due tratti pressoché rettilinei, separati da una stretta curva con controcurva all’ altezza dell’Istituto Tecnico Commerciale; inoltre, a metà di uno dei tratti rettilinei, sorgono le antiche “chiaviche ottocentesche”, le quali formano anch’esse una strettoia; nei suddetti punti critici le auto sono costrette a fermarsi talvolta con brusche frenate a causa della visibilità limitata per lasciar passare gli automezzi pesanti, spesso lanciati a velocità sostenuta. Le strade arginali, a causa della loro conformazione strutturale incline alla cedevolezza, sono spesso interdette al traffico degli automezzi pesanti; negli anni ’70 l’Amministrazione Comunale allora in carica (Comune di Contarina) proibì per un certo periodo il traffico pesante in via Argine Po, salvo poi ripristinarlo per esigenze dello Zuccherificio (che, però, ormai da tempo è completamente dismesso). I grossi autocarri, autotreni e autoarticolati generalmente utilizzano la via Argine Po come direttrice Romea-Adria e viceversa in genere provengono dalla S .S. 309 o dalla provinciale per Ca’ Venier, percorrono via Argine Po e si dirigono verso Cavanella Po e Adria lungo I’ argine del fiume; giunti a Cavanella, tuttavia non possono proseguire sulla strada arginale in quanto il tratto Cavanella-Bottrighe e (giustamente) interdetto a gli autocarri; devono quindi deviare per la località Smergoncino e confluire nella provinciale Loreo-Adria. Gli autisti si servono della via Argine Po probabilmente perché, secondo loro, è comoda e veloce (infatti possono correre quanto vogliono senza alcun controllo); le possibili direttrici Romea-Adria e viceversa sono tuttavia anche altre: la Romea-Taglio di Po-Corbola-Adria più a sud; la Romea via Dosso – via Mantovana -Loreo-Adria più a nord; la Romea-Rosolina – Vill.Norge – Loreo – Adria ancora più a nord. Come si vede le alternative per recarsi ad Adria, o per raggiungere la s.s. Romea provenendo da Adria, sono più di una e la via Argine Po, può essere tranquillamente alleviata da questa situazione ormai divenuta intollerabile.
Vengono poi poste una serie di domande sulla considerazione che la petizione ha avuto. Ad oggi, trascorsi oltre 4 mesi dalla data di protocollo, il cittadino referente di tale petizione non ha ricevuto comunicazioni per approfondire l’oggetto della richiesta e valutare possibili soluzioni percorribili; Già a maggio 2016, poche ore di pioggia, hanno provocato la frana di una porzione di argine, in via Argine Po, poco distante dalle chiaviche ottocentesche. Nel 2012 anche in Via Mantovana, proprio in funzione della portata di carico della strada e dei possibili disagi per i residenti della zona, con ordinanza permanente n. 109, è stato istituito un divieto di circolazione ai mezzi pesanti (oltre 7,5 t), escluse una serie di eccezioni. Le strade arginale, proprio a causa della loro conformazione strutturale incline alla cedevolezza sono spesso interdette al traffico degli automezzi pesanti; la conformazione e la dimensione della carreggiata, nel tratto di Via Argine Po che parte dall’intersezione con Piazza Matteotti e arriva fino all’intersezione con Corso Risorgimento, non consentono l’agevole transito dei veicoli di massa a pieno carico superiore alle 3,5 t in Via Argine Po, in prossimità dell’istituto di istruzione superiore, ha sede una fermata degli autobus. Infine, le richieste all’amministrazione comunale. I consiglieri vogliono sapere se “il sindaco e l’assessore delegato per sapere se intendono adottare i provvedimenti auspicati nella petizione popolare citata in premessa, atti a tutelare la sicurezza della viabilità e dei cittadini residenti nel tratto di Via Argine Po che parte dall’intersezione con Piazza Matteotti e arriva fino all’intersezione con Corso Risorgimento”.
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