TRA VILLE E GIARDINI, TRIS D’ASSI NEL GIOCO DEL JAZZ INTERNAZIONALE.
LENDINARA (RO) – È un vero evento musicale internazionale, il nuovo tour europeo di John Patitucci nella formazione in trio con Brian Blade e Chris Potter, che nelle date italiane, fa tappa a Tra ville e giardini 2021, domenica 25 luglio, alle 21.30 nel giardino storico di Ca’ Dolfin Marchiori, a Lendinara.
I tre superlativi musicisti statunitensi sono riuniti, per la prima volta tutti e tre insieme (Patitucci e Blade hanno già collaborato in quintetto e quartetto), in un progetto unitario di moderno, tecnico e speciale Jazz. In un set up col basso elettrico e contrabbasso di John Patitucci, nominato a più riprese “miglior bassista jazz” vivente dalle riviste specializzate, che gioca d’intesa col gigante della batteria Brian Blade, si può solo immaginare una sezione ritmica raffinata ed implacabile, un groove su cui si ricamano l’improvvisazione e la personalità; poi si aggiunge Chris Potter, pure lui definito uno dei migliori sassofonisti jazz viventi (quando si ha a che fare con dei mostri sacri, le ripetizioni si sprecano) e si può pensare ad una linea melodica che si colora di blues, oppure di funk e vira verso la fusion. Insomma, una festa sensoriale da scoprire andando al concerto.
D’altra parte, virtuosismo e genialità sono difficilmente inquadrabili nei soliti generi. John Patitucci (classe 1959), il cui cognome rivela le origini italiane (calabresi) della famiglia, è salito alla ribalta negli anni Ottanta come bassista dell’Elektric band di Chick Corea, il papà del jazz rock. È strumentista, ma anche compositore, ed è stato insegnante di musica e composizione nelle scuole di mezzo mondo. Ha collaborato con i più grandi musicisti, oltre ai maestri Chick Corea ed Herbie Hancock; tra gli altri col sassofonista Wayne Shorter nel suo quartet, di cui è membro insieme a Blade. Ha registrato numerosi album da solista avvalendosi di strumentisti indiscutibili: il batterista Peter Erskine per citarne uno. Ha anche vinto due Grammy Awards. Sul piano tecnico, John Patitucci si distingue per un approccio vigoroso e virtuosistico allo strumento e per un suono ricco e pastoso, adatto a tempi veloci e groove dalla forte matrice ritmica. Ma nella sua produzione come solista e compositore spesso si avvicina ad una musica più raffinata e sofisticata, ricca di sfumature ed echi diversi: jazz, musica classica e world music si mescolano in un linguaggio personale, a tratti rarefatto e informale.
Di Brian Blade (classe 1970) si ricorda che è anche cantautore e compositore, oltre che apprezzato session man. Dal 1997 è il leader de The fellowship Band, con cui si esibisce in tour ed ha registrato cinque album. Chris Potter (classe 1971) è un ex bambino prodigio polistrumentista (chitarra e piano). Al sax contralto e poi tenore si avvicina a 10 anni. A 13 inizia la sua esperienza in ambito Jazz professionale e non si è più fermato. Laurea alla Manhattan school of Music e contemporaneamente passa quattro anni nella band del trombettista Red Rodney fino al 1994, un gigante del bebop. Poi è un florilegio di collaborazioni prestigiose, di acclamati dischi e di concerti. Nel 2000 è il più giovane artista a ricevere il Premio Jazzpar (conferito in Danimarca da una giuria internazionale), uno dei prestigiosi riconoscimenti mondiali in ambito jazz. Sono universalmente riconosciute le sue eccellenti abilità tecniche di sassofonista. Versatilità nell’affrontare le diverse situazioni musicali e temperamento sperimentale innovativo ne fanno un session man di lusso, per musicisti come Pat Metheny (il chitarrista idolo dei migliori, come il nostro Alex Britti) con il quartetto Unity Band. Ma rimane comunque un leader e calca le scene jazz mondiali principalmente con la sua band, gli Underground. Biglietti a 15 euro su www.diyticket.it. Per info www.enterovigofestival o pagina Facebook di @Travilleegiardini.
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