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IL TEATRO SIETE VOI-PALCOSCENICO POLESINE, UNA RETE D’AMORE PER I RAGAZZI.

ROVIGO- La presentazione della stagione autunnale “Il teatro siete voi 2023-Palcoscenico Polesine” è avvenuta stamane a Palazzo Celio, in una affollata conferenza stampa che mostra tutta la potenza di rete che il progetto teatrale di Irene Lissandrin e ViviRovigo Aps sono riusciti ad intessere in sole quattro edizioni. Oltre alla project manager e al presidente di ViviRovigo, Maurizio Pagliarello, gli scranni consigliari dell’ente provinciale hanno accolto l’apice culturale della Regione, ossia l’assessore Cristiano Corazzari ed il direttore artistico di Arteven, Giancarlo Marinelli; il vertice della Provincia di Rovigo, il presidente Enrico Ferrarese, e ben 12 rappresentanze comunali, fra sindaci ed assessori, della straordinaria rete territoriale che sostiene “Il teatro siete voi”, fra entry level e veterani della prima ora.

“Buon ‘Il Teatro siete voi’”. È l’augurio del presidente Ferrarese a tutti gli organizzatori, sostenitori e collaboratori presenti. “La Provincia ha sposato questo progetto – ha detto il presidente – col l’imprescindibile intervento della Fondazione Cariparo, che è il motore delle nostre proposte culturali (e che ringrazio), ed è un orgoglio sentire ora, così vicini, la Regione e i nostri sindaci, che con senso di responsabilità collaborano a questo “Il teatro siete voi”. Il progetto è entrato nelle rassegne culturali centrali della Provincia, intanto perché parla ai nostri giovani, li fa divertire, li incoraggia a pensare, a partecipare. In questi anni abbiamo avuto modo di scoprirne l’assoluto valore. Non è solo una proposta di spettacoli teatrali, ma un’iniziativa formativa, organizzata con amore e volontà di investire veramente sui ragazzi. Dal punto di vista culturale ci eleva come territorio e come comunità. Grazie alle persone straordinarie che hanno avuto le idee e la forza di realizzarle, anche noi amministratori ci sentiamo sostenuti negli obiettivi di migliorare la vita delle nostre comunità”. “Ma questa rassegna – ha concluso Ferrarese – ha anche un ulteriore valore aggiunto, la straordinaria sinergia che ha dimostrato di saper creare nei nostri territori”.

L’aspetto della progettualità di rete è stata sottolineata anche dall’assessore alla Cultura regionale Cristiano Corazzari, che ha poi aggiunto: “Garantire un’offerta culturale di alta qualità, nelle grandi città come nei piccoli centri, è anche un obiettivo della Regione, attraverso il braccio operativo di Arteven, per cui rinnoviamo il sostegno, anche direttamente, a questo progetto”. “Il teatro siete voi’ – ha continuato – è significativo perché è rivolto ai giovani: per costruire il pubblico di domani. Nel momento pandemico, in cui i teatri si sono fermati, eravamo molto preoccupati per gli spettacoli dal vivo. Si trattava di riallacciare quel filo affettivo con gli spettatori che sembrava spezzato. Ora le persone stanno tornando, ma è anche grazie alle attività che si fanno ai livelli territoriali. Poi ricordiamo che il pubblico teatrale è molto anziano. Il progetto ‘Il teatro siete voi’ ha un valore di sistema – ha aggiunto Corazzari – perché fa un’opera formativa che non vale solo per il Polesine, ma è importante per tutto lo sviluppo dello spettacolo dal vivo del sistema Paese”.

Irene Lissandrin ha regalato un ricordo del recentemente scomparso direttore di Arteven, Pierluca Donin. “Siamo qui – ha detto Lissandrin – grazie a lui, alle sue idee lungimiranti. Perché quando si è trattato di partire con una rassegna per ragazzi, nei centri del Polesine, anche sperduti, lui ha detto: ‘Ti aiuto’. Anche l’idea di diffondere i laboratori teatrali fuori del capoluogo, è una sua idea. Vedeva avanti”.

E guarda al futuro anche il direttore artistico di Arteven, Giancarlo Marinelli, che ha ringraziato la sensibilità degli amministratori che sono in partnership. “Questo progetto ha un’importanza cruciale perché usa il presente e non i congiuntivi o i condizionali: dice ‘il teatro siete voi’, non ‘siate voi’. Contiene già in partenza una speranza per il futuro. Io non sono certo che i futuri sindaci e amministratori, che oggi sono bambini, tra vent’anni, quando si tratterà di salvare una multisala saranno disponibili. Perché non dobbiamo dare per scontato che il teatro sia un bene da salvare a prescindere. Non è identitario. Ma i progetti come ‘Il teatro siete voi’ mettono al centro l’identità di una terra legata ai ragazzi ed è l’unico modo per garantire un futuro alla cultura, alle tradizioni, all’identità di una terra (e del Polesine) e realizzare un passaggio di testimone”. A Maurizio Pagliarello, presidente di ViviRovigo, il piacere di annunciare che l’associazione è divenuta Aps, cioè associazione di promozione sociale iscritta al registro della Regione Veneto. “Siamo cresciuti con questa avventura teatrale – ha detto, ed ha ricordato che: “Ci sono grandi soddisfazioni anche dai laboratori teatrali che i nostri volontari contribuiscono a realizzare: uno dei nostri ragazzi uscito da nostri corsi, Mayura Bolzoni, è stato ammesso all’Action academy di Roma”.

Un video ha poi mostrato in modo accattivante il programma stagionale della rassegna, fatto di 23 spettacoli: “Selezioniamo teatro d’arte, spettacoli premiati a livello nazionale, spettacoli straordinari fuori dagli schemi – ha spiegato Irene Lissandrin – ma anche grandi classici sulle fiabe, i ‘bellissimi’ della stagione precedente che hanno avuto particolare favore di pubblico e gli spettacoli dei gruppi giovanili vincitori del Premio Tomeo. Quest’anno abbiamo nove novità per il Polesine, fra cui il nuovo spettacolo di Enrico Galiano, l’insegnante di lettere più famoso del web, approdato recentemente al teatro”.

In conclusione, molti i commenti positivi degli amministratori presenti. I sindaci e vicesindaci: Gian-Pietro Rizzatello di Costa, Elisa Sette di San Martino di Venezze, Gilberto Desiati di Villanova del Ghebbo, Asia Trambaioli di Gaiba. Gli assessori alla Cultura e delegati: Antonella Ravagnan di Adria, Cinzia Mantovani di Fratta Polesine, Alessia Tessarin di Porto Viro, Sarah Crepaldi di Corbola, Giorgia Businaro di Rovigo (per il comune c’era anche Dina Maragno della commissione Po), Franco Fioravanti di Lendinara, Marco Rossi di Frassinelle Polesine, Mariella Sperandio di Giacciano con Baruchella.

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