La vecchia torre dell’acquedotto è un bene culturale da tutelare.
ADRIA-Sindaco Omar Barbierato-La vecchia torre dell’acquedotto è stata resa visibile alla cittadinanza in seguito ad interventi sul verde. Collocata all’interno del parco del Museo archeologico nazionale, la torre piezometrica risalente al marzo 1912, poi dismessa attorno agli anni 1970 è in questi giorni all’attenzione dell’amministrazione comunale per le opportune verifiche statiche, con lo scopo di sviluppare un progetto di restauro e riqualificazione per valorizzare l’opera come esempio di archeologia industriale.
“ Un percorso che abbiamo già intrapreso come amministrazione Civica con la Direzione regionale Musei Veneto, il Museo Nazionale Archeologico e la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per Verona, Rovigo e Vicenza con l’ obiettivo di sviluppare il marchio Adria. La Porta Del Delta, punto di riferimento per l’archeologia e la cultura”-rende noto il primo cittadino Omar Barbierato.
La torre è la testimonianza della prima rete di acque pubbliche realizzata nel territorio polesano, tra Adria e Rovigo nei primi anni del ‘900. Un manufatto in calcestruzzo armato, modellato con misurata maestria che rappresenta una delle prime testimonianza di questa tecnica costruttiva in Polesine e ad oggi rappresenta un patrimonio di valore significativo. Secondo una nota ufficiale della Soprintendenza inoltre l’area su cui sorge il vecchio acquedotto, il Pubblico Giardino, è nota in letteratura per l’importanza dei rinvenimenti archeologici. Scavi regolari effettuati da Francesco Antonio Bocchi nel 1878-79, cui sono seguiti scavi Scarpari del 1936-39,1954-55 e da ultimo nel 2003 in occasione dell’ampliamento dell’ala sud del Museo, hanno restituito resti di strutture lignee e depositi archeologici della città etrusca e romana.
Per questi motivi la torre piezometrica di via Angeli è stata dichiarata di interesse culturale con provvedimento formale del Ministero della Cultura. “Siamo molto contenti della progettualità avviata insieme al Comune di Adria per ridare valore ad un manufatto di grande interesse e notevoli potenzialità, ma dimenticato per anni”, aggiunge il Soprintendente dott. Vincenzo Tiné. “Stiamo lavorando in stretta sinergia anche con la direzione del Museo Archeologico e il risultato sarà certamente di grande qualità”. “La riqualificazione della torre – spiega l’Assessore al Decoro Urbano Andrea Micheletti – é un progetto che si inserisce nell’idea più ampia di una rigenerazione urbana della città partita con l’abbattimento del chiosco dell’ex bar Magnolia, delle edicole dismesse, dell’ex Aci e che continuerà con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Stiamo sognando in grande – conclude l’assessore – con il Gal Delta Po, noi dell’amministrazione, il Museo archeologico nazionale e la Soprintendenza abbiamo giá manifestato il nostro interesse per progettualità future che potrebbero vedere protagonista proprio la riqualificazione della torre piezometrica nell’ottica di ripensare la funzione della stessa in un’ottica turistica e culturale”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.