ROSOLINA MARE-Un “Ventaglio” di Delta.
C’è attesa al Rosapineta Village di Rosolina Mare per la presentazione del libro-rivista Ventaglio 90, in particolare per il testo, a firma di Roberta Marcolongo, che traccia “la appassionante storia del lido di Rosolina” dagli albori ai giorni nostri. Un’iniziativa programmata per mercoledì 12 luglio alle ore 18,30, ideata dall’associazione Campeggio Club Polesano presieduto da massimo Zanella, condivisa ovviamente dal Rosapineta Village e da Turismo & Cultura editrice della rivista giunta volume n. 55.
Oltre al testo di Roberta Marcolongo – ci informa il direttore Lino Segantin – sono molteplici nel numero da poco edito i riferimenti alla zona del Delta, ad iniziare dalla bella foto di copertina di Elisabetta Zanchetta che immortala un affascinante tramonto nella Sacca di Scardovari, alla nascita del CeRiDo (Centro di Ricerca e Documentazione) presso il sito museale di Ca’ Vendramin, di cui ci parla Luciano Scarpante, alla documentazione dei fortilizi del passato, individuati da Luciano Chiereghin, tra cui proprio in zona Rosolina il basamento di un radar tedesco per intercettare l’arrivo di aerei anglo-americani. Del Delta antico e della nascita e successivo sviluppo di Adria, che ha dato il nome all’Adriatico, ci parla Sandra Bedetti, proponendoci una visita al Museo Archeologico adriese per apprezzare i preziosi reperti greci, etruschi e romani. Al Po, Lauro Bedetti dedica una interessante escursione, seguendo la strada arginale da Melara a Stienta, mentre all’Adige, che trova il suo estuario a Rosolina, è riservato uno studio di Lisa Cesaretto, che si sofferma in particolare sui grandi lavori avviati dalla Serenissima per la rettifica del corso, specie in zona Pettorazza. Se Anna Volpe si sofferma a tratteggiare le figure di due personaggi del ‘900 – Alfredo Bonelli e Giacomo Scotti – in varia misura legati a Taglio di Po, Adriano Romagnolo porta invece alla ribalta una credenza, un tempo diffusa tra le genti del Delta, che fa riferimento alle inquietanti presenze di uomini rettile. Carla Pancaldi ci parla del suo impatto con la borgata di Gnocca al tempo dell’alluvione del ’66, allargando poi lo sguardo al delta moderno, insignito del significativo riconoscimento di riserva della biosfera Unesco.
E i poeti? Roberta Fava di Taglio di Po ci propone una silloge dal titolo “I colori delle stagioni”, mentre Rodolfo Vettorello, architetto e poeta da anni soggiornante ad Albarella nella stagione estiva, ci presenta “l’isola che non c’è”, ovvero un gruppo delle sue ispirate liriche dedicate al Delta. Ovviamente il volume presenta molti altri testi dedicati a tutto il Polesine, ma a Rosolina si parlerà soprattutto del Delta, facendo riferimento anche all’iniziativa “Patto Delta Po”, sostenuta dalle associazioni ambientaliste che affermano la necessità di una maggiore tutela della biodiversità della più grande zona umida italiana, superando gli anacronistici confini che vedono attualmente la presenza di due parchi regionali. Situazione che fra l’altro appare in contrasto con il riconoscimento di area MAB (Man and Biosphere) dell’Unesco, che abbraccia in modo indifferenziato tutto il Delta del Po.
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