Salvador Sobral e le acrobazie di una voce fuori dagli schemi.
CASTELMASSA (RO) – Scioltezza fonatoria, versatilità nell’improvvisazione ed un timbro fuori dal panorama vocale tipico. Salvador Sobral, cantautore portoghese, arcinoto in patria e in terra spagnola, trionfatore dell’Eurovision song contest si è esibito, per la prima volta dal vivo in Italia, ieri sera a Castelmassa (Ro), per la seconda data di Tra ville e giardini 2020, in un live tutto da assaporare ad occhi chiusi.
Un ensamble a base jazz, con il pianoforte a coda di Max Agnas a fare da contrappunto alla voce, ed una linea ritmica minimale in accompagnamento con André Rosinha al contrabbasso e Bruno Pedroso alla batteria, ha fatto da essenziale cornice alla voce di Salvador Sobral che entra ed esce (anche fisicamente) dalla scena musicale, modulando quel suo strumento dolce e cristallino tra scatting fantasiosi, fraseggi versatili e la scalata alle ottave con la stessa difficoltà di un ragazzino che esulta per un gol. Chiudendo gli occhi senti aprirsi una timbrica tenera, limpida, vivace e rotonda che sale e scende tra le altezze, anche le più acute, in modo naturale, senza alcuna forzatura, e sembra tutto facile, quasi banale. Al contrario, il virtuosismo si fonde con la padronanza tecnica del linguaggio jazz-blues e ne vien fuori un’espressività istintuale ed uno stile canoro liberatorio emozionale, estremamente coinvolgente. Salvador Sobral canta a cuore aperto e genera immediata empatia col pubblico.
Presenta brani da tutto il suo repertorio ed una perla scritta durante il lockdown “Sem voz” (Senza voce), intimistica, un poco autobiografica, che narra di un cantante che all’improvviso perde la voce. Canta in inglese, portoghese, francese, anche italiano (un omaggio a Lucio Dalla con “Caro amico” al pianoforte), ma le parole ormai non contano quanto le acrobazie vocali, l’appoggiare le parole sulle note lunghe e sulle sensazioni del momento. Aggiungi la presenza scenica, l’accompagnare i testi con la gestualità, il ballare e saltare al ritmo, il dare spazio agli assoli strumentali, il dialogare col pubblico e raccontare aneddoti, e vien fuori anche lo spessore umano di un artista sensibilissimo. Un vero piacere ascoltarlo.
Tra Ville e Giardini XXI è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo, co-finanziata da Regione del Veneto Reteventi, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival e la collaborazione dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Castelmassa, Ceneselli, Ceregnano, Costa di Rovigo, Fratta Polesine, Lendinara, Melara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo.
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